L’1% più ricco possiede il 43% della ricchezza globale (mentre i poveri sono sempre più poveri)

Il rapporto di Oxfam evidenzia l’aumento esponenziale della disuguaglianza economica globale, con l’1% più ricco della popolazione che possiede il 43% delle attività finanziarie globali

L’ultimo rapporto di Oxfam, pubblicato in occasione del forum economico mondiale di Davos, ha messo in evidenza l’aumento esponenziale della disuguaglianza economica globale. Dal 2020, la ricchezza dei cinque uomini più ricchi del mondo è più che raddoppiata, passando da 405 a 869 miliardi di dollari, mentre il 60% più povero della popolazione mondiale ha visto diminuire la propria ricchezza.

Se queste tendenze continueranno, si prevede che il mondo avrà il suo primo trilionario entro un decennio e la povertà non sarà eradicata per altri 229 anni. Aleema Shivji, amministratore delegato ad interim di Oxfam, ha sottolineato come le politiche governative favoriscano questa concentrazione distorta della ricchezza, lasciando centinaia di milioni di persone in condizioni di povertà.

I dati di Wealth X mostrano che l’1% più ricco possiede il 43% delle attività finanziarie globali. In Italia, alla fine del 2022, l’1% più ricco deteneva una ricchezza 84 volte superiore a quella del 20% più povero della popolazione. Inoltre il numero di miliardari italiani è quasi raddoppiato, passando da 36 a 68.

148 delle più grandi aziende al mondo hanno realizzato profitti per circa 1.800 miliardi di dollari

Nello specifico, in Medio Oriente l’1% più ricco detiene il 48% della ricchezza finanziaria, in Asia l’1% più ricco possiede il 50% della ricchezza e in Europa l’1% più ricco possiede il 47% della ricchezza.

Il 2023 è stato definito l’anno più redditizio di sempre, con 148 delle più grandi aziende al mondo che hanno realizzato profitti per circa 1.800 miliardi di dollari, un aumento del 52,5% rispetto alla media dei profitti nel periodo 2018-2021. Di questi, l’82% è stato distribuito agli azionisti sotto forma di dividendi o buyback azionari.

Oxfam ha evidenziato come questa crescente disuguaglianza sia strettamente legata al potere delle multinazionali, che amplifica le disuguaglianze di genere, razza ed economiche. Il rapporto suggerisce che una tassa progressiva sul patrimonio dei multimilionari e miliardari potrebbe ridurre significativamente il divario economico e fornire entrate vitali per investimenti pubblici. Ad esempio, nell’Unione Europea, una tassa patrimoniale progressiva potrebbe raccogliere 286,5 miliardi di euro all’anno, coprendo il 40% del fondo di ripresa dell’UE.

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Fonte: Oxfam Italia

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