Aiutano ad allontanare gli spiriti maligni, portano salute e fertilità favorendo il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Le loro origini sono antichissime
Indice
Sfilano per le strade con i loro chiassosi e inconfondibili costumi, esibendosi in danze e rituali, offrendo benedizioni per scacciare via gli spiriti maligni, portando salute e fertilità.
Parliamo dei Kukeri, letteralmente gli “incappucciati”, e dei Survakari, antiche maschere tradizionali della Bulgaria le cui origini si perdono nella notte dei tempi, probabilmente legate al culto di Dioniso.
Ogni anno, a gennaio ma anche a inizio primavera, fanno la loro comparsa in diversi villaggi, anche se l’evento più famoso è quello di Pernik, comune bulgaro situato nell’omonima regione, che si svolge nell’ultimo weekend di gennaio.
Kukeri e Survakari
Kukeri e Survakari sono i principali protagonisti di questi antichi rituali di origini pagane tesi a scacciare via il male aprendo le porte al bene. Ne esistono innumerevoli gruppi, ognuno dei quali con peculiari caratteristiche influenzate dalla zona di provenienza.
I Survakari del villaggio di Dolna Sekirna, per esempio, indossano maschere rivestite di piume realizzate a mano dagli stessi partecipanti e dai membri delle loro famiglie. Invece i Survakari del villaggio di Lyulin indossano costumi fatti di stracci verdi e bellissime maschere con copricapi rivestiti di piume.
Ci sono anche Survakari vestiti con pellicce di capra e di pecora, altri indossano maschere animalesche con corna, e sui ballerini spiccano chiassosi campanacci, indispensabili alleati nella lotta contro gli spiriti maligni. Il vecchio e la sposa, che entrano in ogni casa per eseguire vari rituali, sono solo alcuni dei personaggi interpretati dalle maschere.
Anche i costumi dei Kukeri si differenziano a seconda delle regioni: il fotografo appassionato di maschere tradizionali Andrey Andreev spiega che i gruppi di Sushitsa (Badjatsi) indossano alti cappelli conici e campanacci mentre i Belogashi portano pantaloni bianchi. Altri ancora indossano spaventose maschere e pellicce di capra, mentre alcuni gruppi si fanno notare con costumi dai colori sgargianti.
Festival di Surva
Il Festival di Surva, Surva International Festival of Masquerade Games, si tiene l’ultimo weekend di gennaio nella città di Pernik, e dal 2015 è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.
Al Festival partecipano gruppi di maschere provenienti da diverse regioni della Bulgaria e dall’estero. Lo scopo è favorire il passaggio dal vecchio al nuovo anno scacciando via gli spiriti malvagi, ma anche preservare questo incredibile patrimonio di tradizioni.
Si dice che le maschere portino fortuna e buona salute, caricando di energia le persone che le incontrano. Alla fine del Festival, la giuria decreta la migliore maschera e il miglior costume mentre il pubblico seleziona il proprio vincitore.
Quest’anno l’evento si svolgerà dal 27 al 29 gennaio, dopo 3 lunghi anni di pausa. Parteciperanno un totale di 118 gruppi provenienti dalla Bulgaria e dall’estero, 45 dei quali provenienti da Pernik e dai villaggi della regione omonima.
Kukerlandia
A inizio primavera, sempre in Bulgaria, si svolge un altro evento imperdibile, Kukerlandia, nella città di Yambol. L’evento nacque nel 2000 come Festa del Vino per poi trasformarsi nel Festival che è oggi, ispirato agli usi e costumi della Festa di Kukerovden, parte del ciclo primaverile delle festività bulgare.
I Kukeri della regione di Yambol vantano una storia millenaria ed ecco perché la regione è anche conosciuta come la Terra dei Kukeri, grandi protagonisti di questo evento.
I Kukeri che partecipano provengono da varie regioni e paesi, molti indossano costumi decorati con perline, nastri, nappe, e immancabili campanacci rumorosi.
L’evento inizia con una sfilata, successivamente le maschere visitano le case, le taverne e altri luoghi accompagnati da musica tradizionale, canti e balli. Inoltre svolgono alcuni rituali tra cui quello dell’aratura. Lo scopo è da un lato scacciare gli spiriti maligni, dall’altro attirare salute e fertilità.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
FONTI: Surva/Kukerlandia
Leggi anche:
Maschere tradizionali africane: storia, significato e curiosità