Koh-i-Noor, Carlo potrebbe scegliere di non utilizzare più la corona con uno dei diamanti più insanguinati del mondo

L’oggetto della discordia potrebbe non posare sul capo della nuova Regina consorte. D’altronde, proprio Carlo avrebbe sempre sostenuto che la sua incoronazione sarebbe stata – se non esattamente morigerata – almeno segnata da una certa apertura al multiculturalismo e al recupero di certe forme

È ufficiale: l’incoronazione di King Charles III avverrà sabato 6 maggio 2023. Nell’Abbazia di Westminster, sure. Ma la corona della di Lui consorte? Posta sotto i riflettori del mondo intero, la corona della Regina consorte ha il (grosso) difetto, di avere incastonati diamanti che rievocano i dolori del passato coloniale.

Per questo motivo, Buckingham Palace, dopo le proteste del portavoce del partito di maggioranza indiano il Bharatiya Janata Party che ha detto che c’è il rischio di riportare le lancette indietro nel tempo al colonialismo sull’India, starebbe prendendo in considerazione altre opzioni.

Insomma, i tempi sono ormai maturi, no?, per mettere un po’ di pace diplomatica.

Motivo? La gemma fu “sottratta” per gli indiani nel 1849 al giovane proprietario Dhalip Singh , legittimamente acquistata secondo gli inglesi. In ogni caso già al funerale della Queen Mum ci furono proteste.

Nel 1853 il diamante fu incastonato su una tiara con altri 2mila diamanti su ordine della regina Vittoria. Nel 1911 fu montato su una corona in platino composta esclusivamente da diamanti in occasione dell’incoronazione di Maria di Teck, consorte di re Giorgio V. Il diamante fu trasferito poi sulla corona di Elizabeth Bowes-Lyon, consorte di Giorgio VI, dove si trova tuttora.

Da tempo l’India chiede la restituzione del diamante sostenendo che fu rubato e non semplicemente dato alla Compagnia delle Indie dal regno Sikh.

Leggi qui la storia del Koh-i-Noor.

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Fonte: Telegraph

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