Afroamericana vissuta in un'epoca maschilista e razzista, la fisica Katherine Johnson - grazie ai suoi geniali calcoli - contribuì alla missione Apollo 11 dello sbarco sulla Luna
Se il 20 luglio 1969 l’uomo è riuscito a mettere piede sulla Luna, si deve anche e soprattutto ad una donna dalla mente brillante: Katherine Johnson, la fisica della Nasa, il cui talento è stato a lungo eclissato. È stata proprio lei calcolare la traiettoria esatta per la rivoluzionaria missione Apollo 11.
Katherine Coleman Goble Johnson, matematica, informatica e fisica, era una donna afro-americana che in più occasioni ha dimostrato le sue incredibili capacità matematiche tanto da diventare una delle figure più importanti delle scienze aerospaziali mondiali. È nota in particolare per i calcoli (fatti a mano) delle traiettorie e delle orbite che consentirono il successo di molte missioni spaziali della NASA, tra cui lo sbarco sulla luna dell’Apollo 11 nel 1969.
Una donna straordinaria che si è fatta strada da sola, grazie alla sue capacità, in tempi e condizioni sociali non facili. Era infatti di origini africane, figlia di un boscaiolo e un’insegnante e nata in una piccola città del West Virginia.
A soli 14 anni si diploma e successivamente si laurea. All’inizio degli anni ’50 inizia la sua carriera alla Nasa (all’epoca Naca) che da subito appare brillante. Fino al 1958, però, insieme alle sue colleghe di colore era costretta a lavorare in una sezione separata.
Sfidando il sessismo e razzismo imperante è riuscita a mostrare a tutti il suo valore. Fu la prima donna autrice di un testo di matematica astronomica (1962) e partecipò a tutte le più importanti missioni della Nasa dell’epoca, compresa quella dell’Apollo 11, il leggendario sbarco sulla luna. Si ritirò poi nel 1986.
Il suo grandissimo talento matematico e la sua storia è stata raccontata nel film “Il diritto di contare” (“Hidden figures”) e anche la Mattel le ha reso omaggio creando una barbie con il suo nome e le sue sembianze come esempio per i bambini di oggi.
Nel 2015 Barack Obama (allora presidente degli Usa), le ha assegnato la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile americana. Katherine Jhonson si è spenta nel 2020 all’età di 101 anni e oggi è considerata una delle più grandi fonti di ispirazione per le giovani donne interessate all’ambito Stem.
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Fonte: Nasa
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