Messner contro Jovanotti. Il 24 agosto, il cantante si esibirà a Plan de Corones in Val Pusteria, a 2275 metri di altezza, ma l’alpinista critica l’iniziativa: “Qui si viene a cercare il silenzio”.
Messner contro Jovanotti. Il 24 agosto, il cantante si esibirà a Plan de Corones in Val Pusteria, a 2275 metri di altezza, ma l’alpinista critica l’iniziativa: “Qui si viene a cercare il silenzio”.
“Non posso vietarlo, ma se potessi lo farei”, dice.
Quella in Val Pusteria sarà l’unica tappa in alta quota, tutto il resto del ‘Jova Beach Party 2019′ toccherà le spiagge italiane ( ma anche su questo non erano mancate le polemiche).
Ma l’alpinista ci tiene a sottolineare che la critica non è nei confronti di Lorenzo Cherubini, al secolo Jovanotti, ma del concerto in sé in questo preciso luogo.
“L’iniziativa è inadatta all’ambiente. Mi sembra insensato fare un concerto in cima alla nostra montagna d’estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria. Se fossi l’unico proprietario di Plan de Corones, non autorizzerei mai né tanto meno organizzerei un concerto di questo tipo”.
L’alpinista dice poi di aver comunicato il suo disappunto ai gestori del comprensorio Kronplatz.
“In montagna si va a cercare il silenzio e io mi batto per questo, per la difesa delle nostre montagne anche da un approccio sbagliato. Con il mio museo voglio portare qui, sulla vetta dell’altopiano, la cultura della montagna, non le masse rumorose. Questo concerto porta inquinamento acustico e una presenza eccessivamente invadente”.
Sulla vicenda interviene il WWF che come sappiamo collabora con il tour di Jovanotti, definendo le dichiarazione di Messner ‘sorprendenti’.
“Per il Jova Beach Party abbiamo chiesto che in ciascuna tappa venissero rispettati i criteri più rigorosi, a partire da approfondite Valutazioni di Incidenza ogni qualvolta in prossimità di aree naturali protette, anche chiedendo lo spostamento delle località quando i dati disponibili indicavano che il rischio degli impatti sugli ecosistemi era troppo alto, così come è accaduto per Torre Flavia a Ladispoli”, scrive l’associazione animalista.
Togliendosi poi, qualche sassolino dalla scarpa aggiunge:
“La zona interessata dall’evento non è esattamente selvaggia, ma fortemente antropizzata e modellata in base alle esigenze del turismo di massa”.
Il WWF parla di un
“comprensorio, con circa 30 impianti di risalita che hanno una capacità di trasportare oltre 70mila persone ogni ora e i 119 chilometri di piste da sci, alcune delle quali funzionanti anche di sera, registra ogni inverno quasi mezzo milione di arrivi e oltre 2 milioni di pernottamenti, e il futuristico Museo della Montagna realizzato dallo stesso Messner richiama migliaia di turisti anche d’estate, contribuendo ai quasi 3 milioni di pernottamenti estivi”.
Al contrario, chiosa l’associazione, i partecipanti al concerto arriveranno unicamente a piedi o sfruttando gli impianti di risalita esistenti.
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Dominella Trunfio