John McFall, dopo anni di test e di formazione, è diventato il primo astronauta disabile della storia, dimostrando che l’esplorazione spaziale può essere alla portata di tutti
John McFall è entrato nella storia come il primo astronauta disabile di sempre. Il suo percorso è stato segnato da sfide straordinarie e conquiste notevoli. McFall, britannico di 43 anni, ha subito un grave incidente in motorino a 19 anni che gli ha causato l’amputazione della gamba destra.
Tuttavia, anziché lasciarsi scoraggiare, ha trasformato questa difficoltà in una motivazione per eccellere in ambito sportivo e professionale. Dopo aver conseguito una laurea in Scienze Motorie e un master, è diventato un velocista paralimpico di successo, conquistando titoli mondiali e una medaglia di bronzo ai Giochi di Pechino del 2008. La sua carriera sportiva è stata accompagnata da una formazione accademica in Medicina, che lo ha portato a lavorare come chirurgo ortopedico.
Poi ha rivolto lo sguardo a obiettivi ben più “lontani”: lo Spazio. Nel 2021 McFall si è presentato all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), esprimendo il desiderio di diventare astronauta nonostante la sua disabilità. Dopo un processo di selezione e addestramento intensivo, McFall è stato ufficialmente scelto nel 2022 per partecipare al programma di formazione astronautica dell’ESA.
Ha superato oltre 100 test con ottimi risultati
Negli ultimi due anni, McFall ha superato oltre 100 test, che hanno incluso simulazioni di emergenze, attività quotidiane in condizioni di microgravità e l’utilizzo di protesi durante il volo. Le prove hanno dimostrato che le sfide legate alla disabilità possono essere affrontate con successo nello Apazio, aprendo la strada a future missioni spaziali per persone con disabilità.
“Al momento, non abbiamo identificato alcun ostacolo tecnico all’esecuzione di una missione di lunga durata a bordo della ISS come membro dell’equipaggio”, ha annunciato Jerome Reineix, responsabile di questo studio.
In una conferenza stampa, McFall ha comunque precisato che questo non gli garantisce che volerà nello Spazio, ma di essere riuscito a dimostrare che questo sarebbe tecnicamente possibile per una persona con la sua stessa disabilità.
L’annuncio della sua idoneità a volare sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) segna un importante passo verso l’inclusione e l’accessibilità nello Apazio. McFall, con la sua determinazione, non solo ha infranto barriere personali, ma ha anche dimostrato che l’esplorazione spaziale può essere alla portata di tutti, indipendentemente dalle limitazioni fisiche.
Fonte: ESA
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