Pizze calde per i rifugiati ucraini in transito verso l'Europa, l'iniziativa italiana per accogliere con un pasto caldo chi fugge dalla guerra
Chi raccoglie vestiti invernali ed alimenti, chi dà una mano a preparare i pacchi da consegnare alle dogane dei paesi confinanti con l’Ucraina e chi con un gesto di solidarietà tipicamente italiano decide di donare pizze calde alle famiglie che varcano l’Europa. A Przemyś, in Polonia, in tantissimi stanno ordinando cibo caldo che i fattorini consegnano direttamente ai rifugiati ucraini che scendono dai treni provenienti dall’Ucraina trovando accoglienza e speranza.
La catena di aiuti è nata spontaneamente dopo che una cittadina polacca residente in Italia aveva chiesto sui social a chiunque avesse voluto contribuire di ordinare da mangiare online sul sito polacco pyszne.pl di Just Eat e di farlo recapitare all’indirizzo: plac Legionów 37-700 Przemyśl, inserendo al posto di nome e cognome “consegnare alla stazione a chiunque ne abbia bisogno o ai volontari”.
L’iniziativa è diventata in pochissimo virale e migliaia di pizze sono state acquistate da tutta l’Italia e anche nel resto del mondo e consegnate appena sfornate ai bambini ucraini e alle loro famiglie.
https://www.facebook.com/ursula.szrejder/posts/7261594273915156
Posted by Justyna Rubelt on Saturday, March 5, 2022
Oltre alle stazioni l’autrice del post ha condiviso anche gli indirizzi di alcune scuole locali dove sono ospitate le famiglie a cui si può far consegnare il cibo ordinato, inserendo sempre tra i dati “consegnare a”
- Stanisława Konarskiego 7, 37-700 Przemyśl (?????? ? 5)
- Władycze 5, 37-700 Przemyśl (?????? n11)
- Pułkownika Marcina Borelowskiego 12, 37-700 Przemyśl (?????? ?14)
- I Liceum Ogólnokształcące im. Juliusza Słowackiego 21, 37-700 Przemyśl (?????? 1)
Tantissimi hanno commentato l’annuncio della donna su Facebook, ringraziandola di aver condiviso questa iniziativa e hanno postato le foto dei loro ordini sul sito polacco, in prevalenza pizze, mostrando la propria vicinanza alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra e condividendo virtualmente con loro il cibo che hanno scelto di donare.
Fonte: Ursula Szrejder/Facebook
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