Il rito per i morti sardi simile ad Halloween, che affonda le radici nella notte dei tempi

I bambini vestiti di stracci vagavano di casa in casa chiedendo offerte per le anime più sfortunate e in cambio ricevevano frutta secca, mandarini e dolci fatti in casa.

“Is Animeddas” è uno dei nomi con cui viene chiamata un’antica tradizione della Sardegna che ricorda moltissimo la festa di Halloween. I bambini vestiti di stracci vagavano di casa in casa chiedendo un’offerta per le anime più sfortunate, ricevendo in cambio mandorle, limoni, castagne, mandarini e prelibati dolci fatti in casa.

La tradizione variava di provincia in provincia e a seconda delle zone aveva nomi diversi: in Ogliastra “Su Prugadoriu”, a Nùoro “Su Mortu Mortu” e via dicendo.

Tommaso Franceschini, di cui è riportata la testimonianza sul sito “Cisl Pensionati Sardegna“, spiega che in passato la tradizione aveva inizio il giorno di Ognissanti quando, la sera, – si accendeva sa lantia, un lumicino fatto con uno stoppino di tessuto imbevuto nell’olio che, ben incastrato in un piccolo pezzo di sughero, si lasciava galleggiare dentro una scodella d’acqua.-

Ogni lumino, spiega Franceschini, era destinato a un’anima e restava acceso fino alla mezzanotte del giorno seguente. Sempre durante il giorno di Ognissanti, dopo le funzioni religiose del mattino, venivano suonate le campane a morto fino alla mezzanotte del giorno dei morti.

Se per gli adulti l’atmosfera era cupa e triste, per i bambini la sera era un momento di grande gioia perché finalmente potevano “Andare a is animas”. In breve tempo i sacchi che si portavano appresso per raccogliere i doni offerti dalla gente del paese si riempivano di castagne, fichi secchi, arance, mandarini, dolci casalinghi.

Ulteriore usanza consisteva nel lasciare imbandita la tavola durante la notte per sfamare le anime dei morti, ma era importantissimo rimuovere coltelli e forchette per evitare eventuali atti vendicativi.

Sebbene sia meno diffusa di un tempo, ancora oggi in alcune zone della Sardegna vengono organizzati eventi ispirati all’antica tradizione.

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FONTI: Italo/Cisl Pensionati Sardegna

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