Le sue parole ci hanno appassionato e fatto incollare gli occhi a uno schermo: tutto l’amore di un figlio si vede nei piccoli grandi gesti e sono quelli che in questi giorni Niccolò dedica con tutta l’anima al suo papà Alex Zanardi. “È ancora lunga, ma papà ce la farà, racconterà la sua storia ai miei figli”, dice in un’intervista. E in questo ragazzo, poco più che 21enne, tutto il coraggio che ha ereditato dal padre.
Dopo la foto che ha commosso mezza Italia, quella che ritrae due mani unite una sull’altra – quella di Alex e quella di Niccolò – il giovane ha deciso di aprirsi e nelle pagine de La Stampa ripone tutte le sue speranze.
Alex è stato dimesso nelle ultime ore dal Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena per essere trasferito a Villa Beretta, centro di riabilitazione a Costa Masnaga nel Lecchese.
“È ancora lunga, ma papà ce la farà racconterà la sua storia ai miei figli. In un mese – dal 19 di giugno, il giorno dell’incidente – è passato dalla terapia intensiva a un programma di riabilitazione – racconta. Sono sfinito, siamo riusciti a sopportare il calvario grazie al sostegno intorno a noi ed adesso i medici sono positivi”.
“Il recupero è possibile, ma sarà molto lungo. Qui sono i massimi esperti nella riabilitazione neurologica. La cosa migliore comunque è che papà non è più in pericolo di vita […]. Adesso i medici si occuperanno delle stimolazioni e del recupero. Loro si occupano degli stimoli neurologici, mia madre e io di quelli affettivi”.
“E siamo sempre rimasti lì accanto a lui”.
Bene così, Niccolò, per il tuo papà e per quanti lottano tra la vita e la morte sentirsi addosso l’affetto dei propri cari è l’unica soluzione per sopportare il dolore e cavarsela in qualche modo.
QUI l’intervista integrale.
Fonte: La Stampa
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