Insegnante assassinata in Francia: perché il ballo del compagno davanti alla bara sta facendo commuovere tutti così tanto

Durante i funerali di Agnès Lassalle, l’insegnante uccisa da un alunno la scorsa settimana a San Juan de Luz, nei Pirenei francesi, il marito ha iniziato a ballare davanti alla sua bara. Pochi passi di danza, di amore e di solitudine

Una immagine di una bellezza e di una forza devastanti. Una bara chiara, la foto di una donna che sorride e poi un uomo, cappotto grigio e panciotto, che balla prima da solo e poi in mezzo a un mucchio di gente.

Qui, in una cittadina basco francese, Agnès Lassalle, la donna della foto, è stata uccisa chissà perché da un suo studente. E a lui, Stephane Voirin, suo marito, ora non rimane altro che ballare. Ballare, come facevano un tempo, insieme, prima della tragedia.

Così, nella maniera più naturale possibile, accade un piccolo miracolo: “Love” di Nat King Cole, nella versione francese delicata e vibrante, prende il posto dei rintocchi cadenzati di una campana, delle lacrime e dei singhiozzi. Della rabbia, anche, e sul sagrato di quella chiesa il funerale appena terminato cede il posto alla musica.

Stephane, balla, disperatamente e potentemente. Fa un gesto come se accogliesse Agnès e poi balla. Balla di un ballo che conosce solo lui, nella sua intimità. Balla, perché è quello che faceva con lei, è quello che li univa. Balla, braccia spalancate ad accogliere – chissà – l’anima di  Agnès.

A lui si aggiunge una donna, poi un uomo, in coppia, da soli, uno ad uno gli amici di Stephane e Agnès si uniscono a quall’ultima danza.

Nadie nos quita lo bailado! D’altronde, dice un vecchio detto argentino: Nessuno può toglierci quello che abbiamo ballato. Nessuno può toglierci il dovere di riformulare un dolore e farlo nostro nel modo meno disumano possibile.

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Fonte: France Bleu Pays Basque

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