Individuato e denunciato il turista che ha imbrattato una domus romana negli scavi di Ercolano

È stato subito individuato il giovane che ora dovrà rispondere di danneggiamento e imbrattamento di opere artistiche

Una firma, pure illeggibile, fatta con un pennarello nero e indelebile: è l’ultimo danno inferto al Parco Archeologico di Ercolano che nei giorni scorsi si è svegliato con cotanto sfregio in una delle domus romane.

A firmare la sconvolgente deturpazione è un giovane turista olandese, che ha pensato bene che quegli stucchi antichi 2mila anni meritassero il ricordo incancellabile del suo passaggio. A scoprire lo sfregio (ma dalla foto non sembra che, invece, le incisioni fatte a caso siano di meno…) sono stati gli addetti alla vigilanza che hanno subito segnalato il caso ai carabinieri.

E così il ragazzo, 27enne, è stato ovviamente individuato e denunciato per danneggiamento e imbrattamento di opere artistiche.

Ancora una volta i nostri beni culturali sono vittime dell’inciviltà e dell’idiozia – si esprime così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Un atto vandalico che non è isolato.

Solo qualche settimana fa, infatti, fu la facciata del Palazzo Reale della Reggia di Caserta a essere imbrattata con della vernice.

Uno sfregio contro un bene archeologico che ricorda altri precedenti episodi nei siti campani. Nel 2020 una turista salì sul tetto delle terme di Pompei per farsi un selfie, mentre l’anno successivo fu rubato un chiusino dalla Domus di Sirico, sempre a Pompei.

Geni.

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