L'appello della piccola Elena, nove anni e da sette costretta a spostarsi in carrozzina, contro chi invade i marciapiedi e nega ai disabili una vita normale
“Più civiltà, più educazione, più rispetto, voi ci mancate di rispetto ogni giorno!”: arriva dritto al cuore l’appello della piccola Elena, nove anni e da sette costretta a spostarsi in carrozzina. Un monito, il suo, lanciato attraverso un video su Facebook contro chi invade i marciapiedi riempendoli “di ogni cosa.
Voce alta e decisa, tre pon pon sul fermaglio a sottolineare la sua infanzia, difficile e a volte negata, ma pur sempre infanzia. Eppure gliene dice quattro, Elena, a quegli irrispettosi cittadini che fanno finta che le persone in carrozzina non esistano, parcheggiando ovunque, finanche sugli scivoli, mettendo tavolini dove non dovrebbero, spazzatura, bici, cassonetti.
Una dura realtà con cui Elena e tanti altri come lei sono costretti a fare i conti ogni giorno, spesso nell’indifferenza generale, lottando contro con l’inciviltà e la disattenzione dei cittadini.
“La città non è solo vostra, ma anche nostra”, incalza la bimba nel video condiviso dalla mamma Pina Batino su Facebook e diventato virale in poco tempo.
“Siete talmente concentrati sempre e solo su di voi che a noi non ci pensate: ma noi esistiamo, fatevene una ragione! Per questo lotterò ogni giorno per dire ‘no’ alle barriere architettoniche”.
Le condivisioni sul social sono state davvero parecchie, ma siamo sicuri che basterà il legittimo sfogo di una bambina disabile per smuovere gli animi? Solo quando impareremo a vedere l’altro con più sensibilità, ad avere più empatia, ad essere meno aggressivi e più comprensivi, avremo forse la speranza di un mondo migliore.
“Vi chiedo di far funzionare il cervello”, conclude Elena col suo fare risoluto.
Facciamolo tutt* e, soprattutto, se vediamo qualcuno in difficoltà non cambiamo marciapiede!
Il VIDEO:
https://www.facebook.com/pina.batino/videos/2250802731639905/
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Germana Carillo