In Afghanistan chiudono anche parrucchieri e saloni di bellezza, donne ridotte come fantasmi

Ennesimo durissimo colpo alle cittadine afghane, il regime talebano ha ordinato la chiusura immediata di tutti i centri estetici e i parrucchieri per donnedel Paese, dove la libertà è ormai un ricordo molto lontano

Immaginate di non poter uscire a fare liberamente una passeggiata al parco, di dover abbandonare l’università, di essere costrette a lasciare la palestra che tanto amavate o ancora di mostrarvi in pubblico con addosso un pesante burqa, pure in piena estate, riuscendo a malapena a respirare. Terrificante, vero? È la drammatica quotidianità vissuta dalle donne in Afghanistan, da quando – nell’estate del 2021 – i Talebani sono tornati al potere, facendo piombare il Paese nell’oscurità.

Proprio in questi giorni è stata annunciata dal regime l’ennesima mossa liberticida, che riguarda tutti i parrucchieri e i saloni di bellezza per le donne. Questi saranno obbligati a chiudere i battenti nel giro di un mese.

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Tuttavia il regime non ha voluto specificare la ragione dietro la nuova restrizione. Intervistato dall’agenzia di stampa AFP, il portavoce del Ministero per la Promozione della Virtù e la Prevenzione del Vizio Mohammad Sadeq Akif Muhajir si è limitato a dichiarare:

“Una volta chiusi, condivideremo il motivo con i media”. Non è difficile intuire il perché di questa limitazione, dato che erano rimasti praticamente gli unici luoghi in cui si socializzare e si poteva respirare un minimo di quella libertà strappata alle donne.

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La repressione spietata nei confronti delle donne, private anche della loro identità

Una decisione analoga era stata presa anche tra il 1996 e il 2001, quando i Talebani avavano governato la nazione per la prima volta.  Poi, nell’estate del 2021, i volti femminili presenti sulle vetrine di molti centri estetici e parucchieri erano stati oscurati con vernice, mentre i cartelloni pubblicitari in cui erano presenti donne sono stati rimossi perché considerati “contrari ai principi dell’Islam”.

Adesso è arrivata la decisione ancora più radicale, che prende di mira le cittadine afghane, calpestando la loro dignità e cancellando la loro identità. Private ogni giorno di più dei loro diritti e della libertà (che è ormai un lontano ricordo) le donne sono state ridotte a fantasmi, le cui grida vengono soffocate.

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Fonte: Al Jazeera

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