Nessun atto di vandalismo! Il fascino del Bhutan per i disegni e gli idoli fallici è profondamente inciso nella storia religiosa e nell'ideologia spirituale del paese
A differenza di quanto accade nelle nostre città dove sono il risultato di atti vandalici, in Buthan i falli dipinti celano profondi significati simbolici, strettamente legati alla storia religiosa e alla spiritualità del paese.
Solitamente vengono associati a un eccentrico monaco del XV secolo di nome Drukpa Kunley, conosciuto come il “Folle Divino”, famoso per i suoi modi anticonvenzionali di insegnare il Buddhismo. Tuttavia secondo alcuni studiosi il culto del fallo sarebbe invece da attribuire al Bon, antica religione tibetana diffusa anche in Buthan prima della conversione al Buddhismo.
Sta di fatto che i buthanesi ancora oggi ritengono che il fallo a livello simbolico sia in grado di allontanare gli spiriti maligni e gli ostacoli e per questo lo dipingono sulle case. Sotto forma di amuleto viene appeso al collo dei bambini e degli animali, o custodito all’interno delle abitazioni, dei negozi e delle automobili. E i souvenir a forma di pene si trovano praticamente ovunque.
Una tradizione che è quasi totalmente scomparsa nei centri urbani ma che resiste nei villaggi, molto diffusa anche nei dintorni del monastero “Chimi Lhakhang”, voluto proprio da Drukpa Kunley, dov’è possibile ammirare il fallo originale di Kunley portato dal Tibet e numerosi falli in legno, utilizzati anche per benedire i visitatori in pellegrinaggio.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
FONTI: himalayan-dreams
Leggi anche: