Il Tar rimanda i bimbi a scuola in Campania: bocciata ordinanza De Luca, elementari e medie tornano in presenza

Le elementari e le medie della Campania ritorneranno a fare lezioni in presenza. Il Tar della Campania ha bocciato il governatore De Luca.

Non vi è “motivo alcuno di perpetuare la sospensione per tali classi” e quindi le elementari e le medie della Campania ritorneranno a fare lezioni in presenza. Il Tar della Campania ha bocciato il governatore De Luca e già da oggi sono tornati tutti in aula. Stamattina hanno ripreso le quarte e le quinte elementari (le terze avevano ripreso lunedì scorso e i più piccoli ancora prima), mentre gli alunni delle scuole medie torneranno tra i banchi lunedì 25.

Tirano un sospiro di sollievo, quindi, i genitori campani, che finora si sono visti involontari protagonisti di un tira e molla squisitamente politico. Se da un lato c’era un decreto del Presidente Conte, dall’altro in Campania le ordinanze di De Luca si susseguivano a ritmo di chiusura totale dei cancelli.

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Il ricorso era stato presentato lunedì da tantissimi genitori campani, ma anche psicologi e pediatri, supportati dal team di Pillole di Ottimismo. E il decreto che stabilito l’adeguamento alle disposizioni nazionali e firmato dalla presidentessa Maria Abbruzzese, ha finalmente dato ragione ai no-Dad.

Abbiamo vinto dopo mesi di fatica – dice il legale Paola Emblema, esperta di diritto di famiglia e minori e rappresentante del coordinamento campano Scuole aperte – per far capire a tutti che la chiusura persistente delle scuole è dannosa per i nostri figli”.

E così finalmente nell’istanza, il TAR riconosce che la fruizione del servizio scolastico esclusivamente in DAD, “impedisce l’esercizio pieno di diritti della personalità dei minori attraverso la frequenza scolastica, oltre che la libera determinazione dei genitori; ed anzi, secondo la prospettazione, la stessa modalità a distanza, come imposta (e perpetuata), sarebbe lesiva del diritto alla salute dei minori, giacché potenzialmente ingeneranti gravi patologie psicofisiche“.

Infine, si attende il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale anche sulle superiori che, se il Tar non dovesse accogliere il ricorso presentato da alcuni genitori, potrebbero tornare in presenza dal 1° febbraio.

Fonte: Regione Campania

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