Oxford: un nuovo ed enorme progetto mostra in un solo albero i rapporti genealogici di tutto il genere umano
La University of Oxford ha da poco presentato un progetto senza precedenti che mostra il primo albero genealogico ancestrale più grande di tutti i tempi che racconta l’evoluzione del genere umano dai suoi antenati ad oggi, ritracciando la storia dell’umanità con tutte le sue infinite correlazioni. Lo studio è stato condotto dai genetisti del Big Data Institute dell’università inglese e pubblicato di recente sulla rivista scientifica Science.
Il team inglese ha adoperato i dati provenienti da otto database in cui erano presenti 3609 sequenze di genomi moderni e più antichi che mediante algoritmi hanno tracciato 231 milioni di lignaggi indietro nel tempo. A questi sono stati aggiunti altri 3589 campioni provenienti da altri studi in materia così da creare una fittissima rete di relazioni genealogiche ancestrali che consente così di osservare le migrazioni storiche che si sono verificate nei decenni in tutto il globo per studiare più a fondo l’evoluzione umana. Tra i campioni antichi vi erano anche tre genomi dell’uomo di Neanderthal, così come quelli di una famiglia che visse in Siberia circa 4,6 mila anni fa.
L’albero genealogico che si visualizza si crea così dalle relazioni ricostruite dai genomi dei nostri antenati che a sua volta formano
una serie di alberi evolutivi collegati tra loro che chiamiamo “sequenza di alberi” e che ci consentono di stimare quando e dove vivevano gli antenati”
afferma l’autore dello studio, il dottr Anthony Wilder Wohn, ricercatore al MIT e ad Harvard.
Questo studio sta gettando le basi per la prossima generazione di sequenziamento del DNA. Man mano che migliora la qualità delle sequenze del genoma dei campioni di DNA moderni e antichi, l’albero diventerà ancora più accurato e alla fine saremo in grado di generare una mappa unificata che spiega la discendenza di tutte le variazioni genetiche umane che vediamo oggi”
prosegue l’esperto. La mappa evolutiva presentata è di ultima tecnologia e verrà aggiornata costantemente non appena altri genomi saranno disponibili. La sua capacità di memoria è immensa e questo consentirà di approfondire la ricerca prossimamente e di ospitare milioni di genomi aggiuntivi.
Fonte: Science
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