Da rito sociale a pezzo di storia: scopriamo la famosa yerba mate, che sta conquistando sempre più seguaci nel mondo
Indice
Il mate è molto più di una semplice bevanda: rappresenta un rito sociale, un simbolo di condivisione e un pezzo fondamentale della storia culturale dell’America Latina, in particolare dell’Argentina. Questa bevanda a base di yerba mate (Ilex paraguariensis), originaria della giungla del Paraná, ha affascinato e conquistato generazioni di persone, dal popolo indigeno Guaraní fino a figure iconiche come Ernesto “Che” Guevara e Julio Cortázar. Oggi, il mate continua a essere parte integrante della vita quotidiana di milioni di persone, non solo in Argentina, ma anche in altri paesi del Sud America e nel resto del mondo.
Le origini del mate e la pianta ilex paraguariensis
La yerba mate proviene dall’albero ilex paraguariensis, una pianta che cresce spontaneamente nelle foreste del Paraná, una regione che si estende tra il Paraguay, l’Argentina nord-orientale e il Brasile meridionale. Questo albero può raggiungere dai 12 ai 16 metri d’altezza quando cresce in natura, ma nelle piantagioni commerciali viene spesso tenuto più basso per facilitare la raccolta delle foglie.
I primi a scoprire e a utilizzare le proprietà benefiche di questa pianta furono i Guaraní, una popolazione indigena che abitava queste aree. I Guaraní utilizzavano le foglie di yerba mate sia per preparare bevande che per scopi medicinali, e consideravano il mate come una pianta sacra, una sorta di dono della natura che li accompagnava nei loro riti e nelle loro attività quotidiane.
La diffusione del mate: dal XVI secolo ad oggi
Il consumo di mate cominciò a diffondersi ben oltre i confini delle comunità indigene nel XVI secolo, quando i coloni europei arrivarono in Sud America. I gesuiti, in particolare, furono tra i primi a riconoscere il potenziale commerciale della pianta e avviarono le prime coltivazioni su larga scala, che permisero una maggiore diffusione della bevanda sia in America che in Europa.
Col passare degli anni, la popolarità del mate è cresciuta esponenzialmente, fino a diventare una bevanda nazionale in Argentina, Uruguay e Paraguay. Oggi, la produzione di yerba mate è concentrata principalmente nella provincia argentina di Misiones, mentre Brasile e Uruguay ne coltivano una parte minore. Aggiungiamo che nonostante le varianti regionali, la pianta utilizzata è sempre la stessa, ossia l’ilex paraguariensis.
Come si coltiva la yerba mate
La coltivazione della yerba mate richiede condizioni climatiche e geografiche specifiche. L’albero prospera in aree con abbondanti piogge e un clima subtropicale. La piantumazione avviene generalmente in autunno, e le piantine vengono trasferite nei campi dopo circa sei mesi di crescita in serra.
Le foglie di yerba mate vengono raccolte manualmente una volta l’anno, durante la primavera e l’estate. Dopo la raccolta, le foglie vengono sottoposte a un processo di essiccazione che ne preserva le proprietà organolettiche e, successivamente, vengono macinate fino a ottenere il prodotto finale. Esistono diversi metodi di preparazione del mate, a seconda delle tradizioni locali, ma il processo di coltivazione rimane invariato.
Il mate: una bevanda simbolo dell’Argentina
In Argentina, il mate non è solo una bevanda, è un vero e proprio rito sociale. Si consuma in compagnia, condividendo la stessa tazza, chiamata mate, da cui deriva il nome della bevanda. La tazza viene riempita con le foglie di yerba mate e l’acqua calda viene versata sopra le foglie attraverso una bombilla, una sorta di cannuccia metallica che filtra le foglie mentre si beve.
Questa tradizione di condivisione del mate è un simbolo di amicizia e convivialità. In Argentina, non importa chi si è o da dove si viene: offrire il mate è un segno di rispetto e di ospitalità, ed è pertanto comune vedere gruppi di amici, colleghi di lavoro o famiglie riunirsi per passare di mano in mano il mate, un gesto che rappresenta l’importanza del tempo trascorso insieme.
Le varianti regionali del mate
Il mate, come molte tradizioni, ha subito diverse evoluzioni a seconda della regione in cui viene consumato. In Uruguay, ad esempio, il mate si beve nei porongos, contenitori ricavati da zucche essiccate, mentre in Brasile la bevanda è conosciuta con il nome di chimarrão ed è particolarmente popolare nel sud del paese.
In Paraguay, dove le temperature possono superare i 35 gradi per gran parte dell’anno, il mate viene consumato freddo, una variante nota come tereré, spesso preparata con succo d’arancia o altre bevande rinfrescanti. Questa versione del mate rappresenta un’innovazione rispetto alla tradizione originale, ma mantiene intatti gli elementi essenziali di condivisione e socialità.
Il mate nella cucina argentina
La cucina argentina è conosciuta in tutto il mondo per la sua carne di alta qualità e per piatti iconici come l’asado, l’empanada e la milanesa, mentre il mate si inserisce in modo peculiare nel panorama culinario del paese, non tanto come ingrediente per ricette, quanto come compagno inseparabile durante i pasti o i momenti di relax.
Nelle case argentine, il mate viene spesso servito come parte della colazione o durante il pomeriggio, accompagnato da dolci come i facturas, delle piccole paste ripiene di crema o marmellata. Anche se il mate non è propriamente un alimento, la sua presenza nella cultura gastronomica argentina è forte, tanto che viene considerato quasi un alimento spirituale, un modo per nutrire l’anima oltre che il corpo.
Il mate oggi: una bevanda globale
Nel corso degli anni, il mate ha superato i confini del Sud America e ha conquistato una crescente popolarità in tutto il mondo. Molti studiosi e appassionati ne sottolineano i benefici per la salute, tra cui il suo alto contenuto di antiossidanti e la capacità di migliorare la concentrazione e ridurre l’affaticamento mentale.
Oltre agli aspetti salutistici, il mate è diventato anche un simbolo culturale esportato attraverso la diaspora sudamericana. In città come New York, Parigi o Tokyo, è sempre più comune vedere persone che sorseggiano mate nei parchi o nelle caffetterie, attratte dalla sua unicità e dal suo forte legame con una tradizione antica.
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