Il popolo dei Toltechi, che dominò le regioni centrali del Messico tra il X e il XII secolo, studiò le capacità energetiche dell'uomo divenendo custode di un'antica saggezza che è giunta fino a noi
Dominarono le regioni centrali del Messico tra il X e il XII secolo, parliamo dei Toltechi, antico popolo appartenente ai popoli Nahua giunto in loco intorno al 900 d.C.. Le informazioni giunte fino a noi sono vaghe, ma gli studiosi concordano nel ritenere che il loro nome significhi “artigiani”, “artisti” o “maestri costruttori”.
I loro discendenti, gli Aztechi, ne erano molto fieri perché attribuivano ai Toltechi grandissime capacità, ritenendoli inventori di tutto ciò che fino ad allora era stato creato. Non solo, li consideravano dotati di grande saggezza in quanto inventori, fra le altre cose, della medicina, della misurazione del tempo e del calendario.
Ma i Toltechi erano anche appassionati di pratiche spirituali e i loro sciamani credevano che l’essere umano fosse costretto a vivere con un livello di energia e di consapevolezza molto ridotti, in un perenne stato di sogno dominato da una serie di regole imposte a livello sociale fin dalla nascita, regole giunte dall’esterno che ci impediscono di accedere alla verità.
Ecco perché si impegnavano tramite specifiche discipline a riconquistare lo stato di consapevolezza e a guidare gli altri verso la libertà.
Nel libro “I Quattro Accordi” di Don Miguel Ruiz, l’autore propone un codice di condotta che può condurre l’essere umano verso una profonda trasformazione personale.
Ecco quali sono i Quattro Accordi:
- Sii impeccabile con la parola. Perché la parola detiene un grande potere e può aiutarci a creare gli eventi, nel bene o nel male a seconda di come la utilizziamo. La parola va quindi usata con integrità e attenzione, e messa al servizio della verità.
- Non prendere nulla in modo personale. Questo Accordo ci insegna a non prendere sul personale ciò che accade esternamente, riducendo la cosiddetta importanza personale. Ci invita inoltre a ricordarci che il mondo non ruota intorno a noi.
- Non supporre nulla. Il Terzo Accordo ci insegna che fare supposizioni su ciò che le altre persone fanno o pensano ci devia, inducendoci a prenderla sempre sul personale. Le supposizioni ci conducono infatti sulla strada sbagliata creando incomprensioni, che potrebbero essere facilmente evitate tramite una comunicazione più diretta.
- Fai sempre del tuo meglio. Il Quarto e ultimo Accordo ci suggerisce di fare sempre del nostro meglio andando oltre il giudizio, senza forzare le cose ed evitando i sensi di colpa.
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