Il sindacato nazionale dei lavoratori, che rappresenta più di un quinto di tutti i dipendenti della grossa società di tecnologia sudcoreana, si sta mobilitando per chiedere migliori condizioni di lavoro, dopo che già a maggio c’era stata una prima forma di sciopero. Finora hanno partecipato 6.500 lavoratori
Li abbiamo visti pochissime volte così e forse non li rivedremo – con quelle fasce rosse con la scritta “sciopero totale” – per anni, eppure i lavoratori sudcoreani di Samsung sono pronti a scendere in piazza e a incrociare le braccia anche a tempo indeterminato, mettendo a rischio la produzione di chip a livello mondiale del gigante della tecnologia.
Ad oggi sono circa 6.500 lavoratori quelli che hanno lasciato il lavoro nelle scorse ore, per reclamare a gran voce – grazie a un solido sindacato nato soltanto nel 2019 (il primo per Samsung) – un aumento del 3,5% dello stipendio e un giorno extra di ferie.
Samsung, il più grande datore di lavoro privato della Corea del Sud, è stato a lungo il più grande produttore mondiale di chip di memoria, che aiutano i computer e altre apparecchiature elettroniche a memorizzare informazioni. L’azienda è anche un produttore leader di chip logici, dietro solo alla Taiwan Semiconductor Manufacturing Company.
Ma ora è proprio con questo colosso che il sindacato ha dichiarato di aver negoziato sui giorni di ferie e sui salari, ma senza mai arrivare a valide contrattazioni.
Workers at Samsung Electronics workers began a three-day strike for better pay. The union said 6,540 workers will be striking at manufacturing sites and in product development, but the firm maintained there was no disruption in production. 👉 Read it here: https://t.co/YDDMB8hkSn pic.twitter.com/ORxxKTVajR
— Reuters (@Reuters) July 8, 2024
Lo sciopero a oltranza, quindi, potrebbe causare qualche problema alla produzione ed è proprio quello cui mirano le migliaia di lavoratori, delle cui condizioni si parlò già a fine maggio, quando ottennero la prima giornata di sciopero della storia dell’azienda.
Nei fatti, la società è accusata da tempo di adottare metodi molto duri per evitare la sindacalizzazione dei propri dipendenti, tanto che – come dicevamo – non ha avuto un sindacato fino a cinque anni, quando un gruppo di dipendenti approfittò dell’arrivo di un governo di sinistra.
Staremo a vedere come va a finire.
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