Ha dell’incredibile la vicenda che ha visto protagonisti Veronica Cosimelli e Mario Giorgio Loreti, a cui è stato chiesto di non disturbare gli altri ospiti chiedendo loro aiuto perché ciechi
Una coppia di ragazzi ciechi sperava di trascorrere una magnifica vacanza sul Gargano ma, visto il trattamento a loro riservato, ha preferito a malincuore disdire la prenotazione. I due giovani romani di 29 e 35 anni, Veronica Cosimelli e Mario Giorgio Loreti, da anni lavorano come speaker pubblicitari e radiofonici.
Non pensavano certo di avere problemi per il loro soggiorno dal 1° al 15 luglio presso una struttura ricettiva di Vieste per cui avevano già pagato 3500 euro non rimborsabili. Tuttavia, il giorno della partenza, è arrivata la doccia fredda.
Veronica e Mario Giorgio avevano infatti chiamato chiedendo se fosse possibile mostrare loro i percorsi all’arrivo. La risposta li ha lasciati scioccati:
Una delle centraliniste ci chiede a che ora saremmo arrivati affinché qualcuno potesse accoglierci e farci vedere i percorsi. Poi la signora ci spiega la struttura non è dotata di una persona che 24 ore su 24 possa dedicarsi a noi. Aggiungendo che se avessimo voluto soggiornare nella loro struttura, non avremmo dovuto disturbare gli altri ospiti in vacanza. Noi non avevamo mai chiesto personale a nostra disposizione tutto il giorno.
Ospiti si sono lamentati di aver dovuto aiutare persone disabili
A quel punto i due hanno chiesto chiarimenti riguardo queste affermazioni, ma è stato risposto loro che:
disabili che erano in vacanza da loro sono stati aiutati da altri clienti ma che poi questi ultimi si sono lamentati perché a loro dire una struttura 4 stelle non doveva dare agli ospiti un problema che gravasse anche su di loro.
La coppia a quel punto ha chiarito di non avere intenzione di chiedere aiuto ad altri clienti, cosa che non ha mai fatto in passato. La receptionist ha però precisato che altre recensioni negative per “colpa” loro da parte degli ospiti avrebbero comportato un “danno alla struttura”.
Di qui la decisione di Veronica e Mario Giorgio di cancellare la prenotazione, sentendosi di troppo e discriminati per una richiesta che nemmeno avevano fatto. Dopo che la vicenda si è diffusa, l’hotel a quattro stelle si è difeso, sostenendo di averli contattati solamente per informarli che – essendo carenti di personale – non avrebbero auto la possibilità di assisterli a dovere.
Secondo l’hotel non si tratta di discriminazione
Nel frattempo, Mario Giorgio ha spiegato di essere rimasto spiazzato da questo trattamento, anche perché lui era già stato ospite in passato e senza aver mai avuto problemi. Alla fine la vacanza è stata rimborsata, ma l’amaro in bocca rimane:
Non ci è stata fornita alcuna spiegazione rispetto a questa palese discriminazione. Non comprendiamo come mai sia stato accettato un preventivo avendo chiarito la nostra condizione e il fatto che non fossimo accompagnati.
Da parte sua, l’hotel precisa che non si tratta affatto di discriminazione, dato che la struttura non presenta barriere architettoniche e ha numerosi turisti disabili:
La telefonata è stata assolutamente amichevole ed è stato il cliente a farci espressa richiesta di cancellazione, chiedendoci inoltre il rimborso completo, nonostante fosse una tariffa non rimborsabile. In via eccezionale, l’intero rimborso è stato concesso ed emesso il giorno seguente.
Insomma, ancora una volta i disabili vengono fatti sentire “sbagliate” e persino un peso, arrivando ad accusarli di danneggiare la struttura. Se le motivazioni dell’hotel non convincono, lasciano ancor più basite le recensioni negative di altri ospiti che – seppur abbiano dato un aiuto (a quanto pare di facciata) a persone affette da problematiche di vario genere – poi si siano lamentati di averlo dovuto fare. L’empatia e la solidarietà restano ancora due valori lontani anni luce.
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