Con la crisi abitativa a Hong Kong molte persone si ritrovano a vivere in spazi minuscoli non più grandi di una bara, per nulla salubri e senza privacy
Le “coffin house” di Hong Kong, conosciuti anche come “coffin cubicles” o “coffin homes”, rappresentano una delle manifestazioni più estreme della crisi abitativa nella città. Questi minuscoli spazi abitativi, spesso non più grandi di una bara, ospitano migliaia di persone che non possono permettersi di vivere in abitazioni convenzionali a causa degli elevati costi immobiliari.
Hong Kong è una delle città più densamente popolate del mondo, con un mercato immobiliare tra i più costosi. La combinazione di una popolazione in crescita e di una disponibilità limitata di terreni edificabili ha creato una crisi abitativa senza precedenti. Per molti residenti, l’unica soluzione è vivere in unità abitative estremamente piccole e spesso poco salubri, come i coffin house.
Le coffin house sono tipicamente situate all’interno di edifici vecchi e fatiscenti, spesso nei quartieri più poveri della città. Queste “abitazioni” sono essenzialmente letti a castello o cubicoli con solo lo spazio sufficiente per dormire. Non c’è spazio per mobili e gli inquilini devono usare bagni e cucine comuni. La privacy è praticamente inesistente, con pareti divisorie sottilissime che separano un cubicolo dall’altro.
Nonostante i tentativi di porvi rimedio, la situazione rimane pessima
Le condizioni di vita nelle coffin house sono spesso degradanti. La ventilazione è scarsa e l’illuminazione naturale è minima. Gli ambienti sono sovraffollati e le condizioni igieniche lasciano a desiderare. Gli inquilini, molti dei quali sono anziani o lavoratori a basso reddito, vivono in un costante stato di precarietà e stress.
Nonostante queste condizioni, il costo di una coffin house non è basso. Gli affitti possono variare significativamente, ma sono comunque alti rispetto alla qualità e alla dimensione dello spazio offerto. Molte organizzazioni non governative e attivisti hanno denunciato questa situazione, sottolineando come la mancanza di alloggi accessibili contribuisca alla disuguaglianza sociale e al deterioramento della qualità della vita per molte persone.
Il governo di Hong Kong ha tentato di affrontare il problema attraverso vari programmi di edilizia pubblica e sussidi, ma la domanda supera di gran lunga l’offerta. La costruzione di nuovi alloggi pubblici richiede tempo e molte persone non possono permettersi di aspettare. Così le coffin house rimangono una triste realtà per migliaia di residenti di Hong Kong, simbolo delle difficoltà economiche e sociali di una delle città più prospere del mondo.
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Fonte: South China Morning Post
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