Guerra Hamas-Israele, quali saranno le conseguenze sulle nostre bollette? Il prezzo del gas è già schizzato alle stelle

I fondamentalisti islamici di Hamas hanno lanciato un violento attacco nella Striscia di Gaza fin dentro Israele. Una contrapposizione, quella tra Palestina e lo Stato ebraico, che dura da decenni, in una lenta e dolorosa agonia. Ma, ora, l’attacco da parte delle milizie di Hamas contro Israele iniziato il 7 ottobre scorso rischia di avere ripercussioni anche dalle nostre parti. Lunedì, i prezzi del petrolio e del gas sono aumentati in tutto il mondo

Israeliani trucidati come carne da macello, sequestrati con le peggiori delle minacce, donne picchiate e portate via come merce di scambio: a compiere tutto questo, da due giorni a questa parte, sono i miliziani di Hamas, che hanno lanciato una offensiva senza uguali, dopo che per decenni milioni di palestinesi sono stati a loro volta costretti ad abbandonare i loro villaggi, cacciati, depredati di ogni fazzoletto di terra.

Non starà a noi opinare su chi ha torto e chi no (seppur ripugniamo la guerra da qualunque parte essa provenga), il conflitto tra Israele e Palestina è vecchio quanto è vecchio il mondo, e tutti sembrano accorgersene soltanto ora. Perché?

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Perché i media e i social fanno il resto, narrando – talvolta – solo alcuni fatti tralasciandone altri e, perché no – esattamente come la guerra in Ucraina per mano della Russia – tutto ciò ha a che fare (anche) col nostro portafogli.

Ad aumentare, infatti, tanto per cambiare, sono soprattutto i prezzi di gas e petrolio. Alla riapertura delle Borse la mattina di lunedì 9 ottobre, le quotazioni del gas avevano già registrato un aumento dell’8,3%: il gas ha in questo modo raggiunto quota 41,40 euro al megawattora. I conflitti fanno schizzare anche il prezzo del greggio, che cresce del 5%.

Come se non bastasse, i prezzi potrebbero ancora aumentare, ribadisce l’Agenzia Internazionale dell’Energia, secondo la quale le forniture globali di gas naturale rimangono limitate. I siti di stoccaggio europei sono quasi pieni, però ciò non sarebbe “garanzia di prezzi stabili per tutta la stagione”. Rimane il rischio di volatilità dei prezzi.

Tutto ciò, come è ovvio, si ripercuoterà sulle nostre bollette e sulle nostre tasche.

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Fonte: Reuters

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