Proclamati i vincitori del Premio giornalistico nazionale Natale UCSI, promosso dalla sezione veronese dell’Unione Stampa Cattolica Italiana per valorizzare il giornalismo solidale e il bene che fa notizia. Alla nostra caporedattrice Roberta Ragni riconoscimento assegnato per il suo reportage “Corpi che parlano: 10 donne influencer della disabilità che stanno cambiando la nostra idea di normalità”
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È giunto alla trentesima edizione il premio nazionale Natale UCSI, promosso dalla sezione veronese dell’Unione Cattolica Stampa Italiana e intitolato alla memoria di Giuseppe Faccincani. Dalla dignità attraverso la riabilitazione del lavoro al sostegno all’infanzia nei teatri di guerra alla riappropriazione della propria persona, sono tanti i temi interessanti affrontati anche quest’anno. E, tra gli altri, spicca anche uno che ci riguarda da vicino: l’uso sociale… dei social. Tra i vincitori, infatti, c’è anche un reportage ospitato da GreenMe.
I vincitori sono stati selezionati dalla giuria – composta dal presidente UCSI di Verona, Stefano Filippi, dal vicepresidente Tarcisio Caltran, da soci dell’UCSI Verona, UCSI Trento e UCSI Veneto – tra 135 candidature giunte da testate nazionali e locali, dai periodici, settimanali cattolici, emittenti TV e radio di tutta Italia.
I vincitori e le motivazioni
Il riconoscimento speciale della giuria “Giornalisti e società: la professione giornalistica al servizio dell’uomo”, promosso dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale del Triveneto (CET), è stato conferito al Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e fondatore del Cortile dei Gentili, struttura del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, costituita per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti, per “l’infaticabile operato al servizio dell’uomo”.
Il Premio Ucsi – Fondazione Cattolica alla Stampa va a Rachele Turina della Gazzetta di Mantova per l’articolo “Mi sono sporcato le mani, ma il tempo in carcere, il lavoro e la famiglia mi hanno ridato speranza” sulla rieducazione dei detenuti attraverso il lavoro, l’aiuto di operatori qualificati e la vicinanza dei propri cari.
Per la sezione Stampa menzione a Roberto Mazzoli, del quotidiano Avvenire. Nel suo pezzo si racconta la quotidianità di ragazzi con disabilità, delle loro famiglie e di un contesto lavorativo che accoglie attraverso l’esperienza della “Utopia di Pesaro”. A Riccardo Cavaliere, RaiNews24, va il Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla TV con il servizio “Neve Shalom, l’oasi di pace”. Una testimonianza eloquente in questi tempi di orrore e guerre: nel villaggio di Neve Shalom, a Gerusalemme, la convivenza tra arabi ed ebrei è realtà da anni; il servizio mostra una strada di pace già percorsa e percorribile, che diventa segnale concreto di speranza per il futuro.
Il Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla Radio è stato invece assegnato a Maria Luisa Merolla, per il settimanale “Inviato speciale” di Rai Radio1, in cui ha raccontato come, in una zona abbandonata della periferia di Roma, una piazza di spaccio sia stata restituita alla comunità e trasformata in luogo di aggregazione per giovani e anziani.
La Targa Athesis del Gruppo Editoriale Athesis, dedicata a collaboratori e/o giornalisti under 30, va a Filippo Cappelli, 25 anni, studente del master in giornalismo e comunicazione multimediale dell’Università Luiss di Roma, per l’articolo «I bambini sorridono tutti nella stessa lingua» pubblicato sulla Rivista ZETA Luiss. Un appassionato ritratto di Claun il Pimpa, il clown che da sedici anni porta il sorriso ai bambini nelle zone di guerra: un raggio di luce in mezzo alla devastazione.
Premio speciale “Genio della Donna”
Alla nostra caporedattrice Roberta Ragni, specializzata tra le altre cose anche sui temi dell’inclusione, va il Premio speciale “Genio della Donna” della Fondazione Banca Popolare di Verona per il suo reportage “Corpi che parlano: 10 donne influencer della disabilità che stanno cambiando la nostra idea di normalità”, un segnale importante del valore che tutti noi della redazione attribuiamo ai temi dell’inclusione e dell’empowerment.
Con dieci ritratti, dieci storie di donne sfidano i pregiudizi. Roberta Ragni nel suo pezzo mette in evidenza come la “dignità femminile debba prescindere dai canoni di bellezza e normalità dettati dalla moda e dalla pubblicità“.
Spero che questo sia solo un altro passo verso un mondo dove l’unicità diventi un valore e non un’eccezione”, spiega Roberta Ragni.
L’importanza per GreenMe.it di parlare di disabilità
Ricevere questo premio rappresenta non solo un riconoscimento personale per la nostra caporedattrice, ma anche un traguardo significativo per tutta la redazione, che da anni si impegna a promuovere una comunicazione inclusiva, sensibile e attenta ai diritti di tutti, anche grazie alla sua coordinazione. Parlare di disabilità e farlo in modo etico non è semplicemente una scelta editoriale, ma un atto di responsabilità sociale, che contribuisce a rompere il silenzio attorno a stereotipi e pregiudizi ancora troppo radicati.
Con questo reportage, in particolare, la nostra caporedattrice ha voluto mettere in luce la rivoluzione silenziosa condotta da donne con disabilità, capaci di usare i social media per costruire narrazioni nuove, autentiche e prive di filtri. Storie che non si limitano a documentare limiti, ma celebrano la complessità e la forza dei corpi e delle menti, ispirando un cambiamento concreto nella società.
Il valore di questo riconoscimento
Il premio sottolinea l’impegno che Ragni mette ogni giorno nel guidare GreenMe.it a dare voce a temi spesso trascurati, dimostrando che una testata ambientalista può (e deve) farsi portavoce anche di battaglie sociali, intrecciando i temi della sostenibilità ambientale con quelli dell’inclusione sociale.
Ricevere un riconoscimento così prestigioso dà ulteriore forza alla mission di GreenMe.it: costruire una società più equa e rispettosa, capace di valorizzare ogni diversità.
Continuiamo così!
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