Brava Giusi Nicolini! Il sindaco di Lampedusa vince il premio Unesco per la pace

Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat. Adesso anche Giusi Nicolini. Il sindaco di Lampedusa ha ricevuto il Premio Houphouet-Boigny per la ricerca della pace dell'Unesco insieme all'Ong francese SOS Méditerranée per aver contribuito a salvare le vite dei migranti che ogni giorno, ormai da anni, sbarcano sulle coste dell'isola

Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat. Adesso anche Giusi Nicolini. Il sindaco di Lampedusa ha ricevuto il Premio Houphouet-Boigny per la ricerca della pace dell’Unesco insieme all’Ong francese SOS Méditerranée per aver contribuito a salvare le vite dei migranti che ogni giorno, ormai da anni, sbarcano sulle coste dell’isola.

Un riconoscimento importante, che riconosce il ruolo dell’isola siciliana e del suo primo cittadino nell’accogliere con dignità i migranti, che attraversano il mare per fuggire dai loro paesi, dagli orrori della guerra e della povertà.

Il Premio è stato istituito nel 1989 con un obiettivo ben preciso: dare un riconoscimento alle personalità, enti o istituzioni pubbliche e private che abbiano contribuito significativamente alla promozione, alla ricerca, alla salvaguardia della pace conformemente alla Carta delle Nazioni Unite e alla Costituzione dell’UNESCO.

Nelle passate edizioni, a riceverlo sono stati tra gli altri: il presidente francese François Hollande, Nelson Mandela e Frederik W. De Klerk; Yitzhak Rabin, Shimon Peres e Yasser Arafat; Re Juan Carlos di Spagna e l’ex Presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter.

Secondo la giuria, da quando Giusi Nicolini è diventata sindaco di Lampedusa, nel 2012, non ha mai smesso di dimostrare la sua umanità senza limiti e l’impegno per la gestione e l’integrazione dei rifugiati in risposta all’arrivo di migliaia di persone sulle rive di Lampedusa e altrove in Italia.

“Dopo aver esaminato le condizioni in tutto il mondo, la Giuria del Félix Houphouët-Boigny Peace Prize ha stabilito che i rifugiati e i migranti costituiscono una delle questioni fondamentali, in particolare nel Mediterraneo, dove quasi 13.000 uomini, donne e bambini sono morti nei naufragi nel 2013ha dichiarato il presidente in carica della giuria, Joaquim Chissano, ex presidente del Mozambico.

“Questo premio è un grande onore per me, per Lampedusa e per i lampedusani. Ma soprattutto è un tributo alla memoria delle tante vittime della tratta di esseri umani nel Mediterraneo. In un momento in cui c’è chi chiude le frontiere e alza muri parlando di una invasione che non c’è essere premiati con questa motivazione ci fa sperare in una Europa solidale, dove l’umanità non è sparita. È su questi valori, su questi principi che si fonda l’Europa. Diversamente rischiamo di naufragare anche noi insieme a profughi e migranti che tentano di attraversare il Mediterraneoè stato il commento di Giusi Nicolini.

L’altro premiato è SOS Méditerranée, un’organizzazione civica europea che si occupa di salvare persone in difficoltà nel Mediterraneo. Dall’avvio della sua operazione nel febbraio 2016, l’organizzazione ha salvato più di 11.000 vite.

LEGGI anche: MINACCIA ANTRACE CONTRO IL SINDACO DI LAMPEDUSA: I PRIMI MESSAGGI DI SOLIDARIETÀ

LEGGI anche: COSA POSSIAMO FARE PER AIUTARE MIGRANTI E RIFUGIATI?

La giuria ha poi rivolto un appello alla comunità internazionale per assicurare che il Mar Mediterraneo diventi ancora una volta un posto in cui la solidarietà e il dialogo interculturale siano influenzati, smettendo di essere una tomba.

Francesca Mancuso

Foto

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram