Dal Guatemala al Messico, dalle Filippine agli Stati Uniti, scopriamo come il Giorno dei Morti viene celebrato nei diversi paesi del mondo
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C’è chi celebra i defunti con spirito gioioso e vivace, come accade nel Dia de los muertos messicano, e chi esorcizza la paura della morte tramite travestimenti mostruosi. Forse per normalizzare l’ignoto, farlo proprio e averne meno timore. E ancora chi, seguendo la tradizione cattolica, fa visita ai cimiteri portando in dono fiori e lumini per i fedeli defunti.
Non sono, tuttavia, le uniche ricorrenze dedicate ai morti. In giro per il mondo ne esistono molte altre, celebrate in vari momenti dell’anno. Ecco le più famose, curiose o insolite passando dall’Irlanda, patria di Samhain, al Guatemala.
Irlanda: Samhain
Furono gli irlandesi a portare la tradizione di Halloween, che in origine era il Samhain celtico, in America. E in Irlanda la ricorrenza continua a essere particolarmente sentita. Fanno parte della tradizione i falò, che in origine servivano ad allontanare la sfortuna e gli spiriti maligni, svolgendo quindi la stessa funzione dei travestimenti mostruosi.
Altrettanto importante la zucca intagliata, che nell’antichità era una rapa, e alcuni cibi tipici come il Barmbrack, dolce a base di frutta secca e canditi che secondo la tradizione dovrebbe contenere oggetti simbolici utili a predire il futuro, spiega The Travel. Il ditale, per esempio, sta a significare che la persona che lo trova non si sposerà mai. La moneta rappresenta un anno prospero, l’anello il romanticismo, lo straccio è associato all’instabilità finanziaria.
Tra i festival irlandesi più importanti si ricorda il Púca Festival, durante il quale è possibile assistere a eventi musicali, fuochi, spettacoli vari. Púca, da cui prende il nome, è uno spirito mutaforma che vaga nella notte, cambiando il destino di coloro che incrociano il suo cammino. Il festival viene celebrato in diverse località: ad Athboy, nella contea di Meath, a Trim, a Drogheda, una delle città più antiche dell’Irlanda, e dal 2021 anche a Slane.
Stati Uniti: Halloween
Zucche intagliate, ragni giganti, fantasmi gonfiabili, lapidi, scheletri e ragnatele ovunque: negli Stati Uniti Halloween è una ricorrenza “esagerata” in tutti i sensi. Incredibili anche le parate che coinvolgono ogni anno moltissime persone mascherate. Come quella che parte dal Greenwich Village di Manhattan.
Filippine: Pangangaluluwâ
Halloween viene festeggiato anche nelle Filippine ma il paese vanta un’ulteriore tradizione, molto più antica, chiamata “Pangangaluluwâ”, che resiste soprattutto in alcune zone rurali. Le persone (soprattutto bambini e ragazzi) vanno di casa in casa cantando, chiedendo in cambio l’elemosina. Si dice che i canti aiutano a ridurre la sofferenza delle anime del Purgatorio.
Messico: Día de los Muertos
Tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre in Messico si festeggia il Día de los Muertos, le cui origini risalgono al mondo precolombiano, in particolare azteco, popolo che celebrava una festa simile intorno ad agosto.
Gli altari allestiti in ogni casa sono un elemento caratteristico della celebrazione. Vi si trovano le foto dei defunti, i loro piatti preferiti, il “Pan de muertos“, dolce tipico cosparso di zucchero, e ancora candele, incensi, chempasùchil, teschi zuccherati e “papel picado“, rettangoli di carta ritagliati in vari colori. I cimiteri in questa occasione si riempiono di fiori e di persone.
Guatemala: Festival de Barriletes Gigantes
Gli abitanti di Sumpango e Santiago Sacatepéquez, Guatemala, nei primi giorni di novembre si radunano nei cimiteri per onorare i morti, portando con sé giganti aquiloni colorati di bambù, stoffa e carta. Una tradizione che a quanto pare risale a più di 3.000 anni fa e che trae origine dalle culture indigene, secondo le quali gli aquiloni servivano a comunicare con gli antenati defunti.
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