Giornata Mondiale degli insegnanti 2022: più potere e libertà a chi ha in mano il futuro dei nostri figli

Oggi il mondo celebra il ruolo fondamentale degli insegnanti, troppo spesso ancora oggetto di soprusi e limitazioni

Oggi, 5 ottobre, si celebra nel mondo la Giornata degli Insegnanti: primi educatori dei giovanissimi (dopo la famiglia), con il loro esempio e i loro insegnamenti formano i cittadini del domani e giocano un ruolo importantissimo anche all’interno dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile redatta dalle Nazioni Unite.

Infatti, l’obiettivo numero 4 dell’Agenda, con il titolo “Istruzione di qualità”, gli insegnanti vengono riconosciuti come soggetti chiave per l’attuazione dell’Agenda 2030 sull’educazione, nonché depositari di un “potere” immateriale che garantisca loro di poter esercitare il suo naturale ruolo per consentire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti.

Gli insegnanti costituiscono un fondamento essenziale della forza a lungo termine di ogni società – afferma la Direttrice Generale dell’UNESCO, Irina Bokova. – Essi forniscono ai bambini, ai giovani e agli adulti le conoscenze e le competenze necessarie per soddisfare le proprie potenzialità. Tuttavia, in tutto il mondo, troppi insegnanti non hanno la libertà e il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro, che è di vitale importanza.

Per promuovere la tutela del ruolo dei docenti in ogni parte del mondo, la Giornata che si celebra quest’anno ha come titolo “Teaching in Freedom, Empowering Teachers” – a ribadire l’immenso valore del lavoro svolto dagli insegnanti, nonostante le sfide che molti incontrano nel corso della loro vita professionale in tutto il mondo.

In ancora troppe regioni del globo, purtroppo, i docenti non hanno accesso a salari dignitosi o alla possibilità di formarsi continuamente per offrire ai propri alunni un insegnamento di alta qualità. Inoltre, le interferenze dei regimi politici spesso impediscono agli insegnanti di scegliere i metodi e gli approcci più adeguati che permettano un’educazione più efficace, inclusiva ed equa, andando a interferire anche con i programmi didattici.

In molti paesi, tuttavia, la libertà accademica e l’autonomia degli insegnanti sono sotto pressione – continua ancora Bokova. – Ad esempio, nelle scuole primarie e secondarie in alcuni paesi i rigidi schemi di responsabilità hanno esercitato un’enorme pressione sulle scuole affinché fornissero risultati su test standardizzati, ignorando la necessità di assicurare un curriculum di ampio respiro che soddisfi le diverse esigenze degli studenti.

giornata mondiale insegnanti

Il doodle di oggi, dedicato agli insegnanti (@Google)

La Giornata degli Insegnanti si celebra il 5 ottobre perché in questo giorno, nel 1997, fu pubblicata la Raccomandazione dell’UNESCO sullo Status Sociale del personale insegnante di istruzione superiore, che integra la Raccomandazione UNESCO/ILO sullo Status degli insegnanti nata nel 1966.

Questi due documenti rappresentano il principale quadro di riferimento sui diritti e sulle responsabilità degli insegnanti e degli educatori, poiché sottolineano l’importanza dell’autonomia dell’insegnante e della libertà accademica nella costruzione di un mondo in cui l’istruzione e l’apprendimento sono veramente universali.

Questo è un obiettivo importantissimo da realizzare, soprattutto in questo momento storico in cui non tutti i bambini e i ragazzi hanno accesso alla formazione scolastica: si pensi ad esempio alle ragazze afghane che, per volontà del regime dei talebani, non possono frequentare più la scuola dopo la prima media.

Il ruolo dell’istruzione nell’Agenda 2030

L’obiettivo 4 dell’Agenda europea 2030 intende migliorare e incrementare l’accesso all’istruzione a tutti i livelli e l’incremento dei livelli di iscrizione nelle scuole, soprattutto per donne e ragazze. Il livello base di alfabetizzazione è migliorato in maniera significativa, ma è necessario raddoppiare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori verso il raggiungimento degli obiettivi per l’istruzione universale. Secondo i dati diffusi dalle Nazioni Unite:

  • l’iscrizione nelle scuole primarie nei Paesi in via di sviluppo ha raggiunto il 91%: si tratta di una cifra molto positiva (soprattutto se si guarda al passato), ma ancora 57 milioni di bambini restano tagliati fuori dall’istruzione di base
  • metà dei bambini che possiedono un’età per ricevere l’istruzione primaria ma che non frequentano la scuola vivono in zone colpite da conflitti
  • più della metà dei bambini che non frequentano la scuola vivono nell’Africa Subsahariana
  • 103 milioni di giovani in tutto il mondo sono completamente analfabeti: di questi 6 su 10 sono donne.

Mr Bachmann e la sua classe

In occasione della Giornata degli Insegnanti, esce nelle sale cinematografiche il docufilm Mr Bachmann e la sua classe, realizzato dalla regista tedesca Maria Speth e presentato alla Berlinale lo scorso anno. È il racconto vero e commovente di un insegnante prossimo alla pensione che vive e lavora a Stadtallendorf, una piccola cittadina nel cuore della Germania.

La classe che il professore si trova davanti è composta da immigrati di prima e seconda generazione provenienti da Turchia, Bulgaria, Russia, Marocco e altri Paesi. Si tratta di ragazzi che, oltre ad affrontare il dramma del distacco dalla terra madre e l’alienazione derivante dal dover vivere in un Paese che non conoscono, devono fare i conti con le difficoltà comunicative connesse all’uso di una lingua – quella tedesca – che non gli appartiene e che in famiglia non viene parlata.

Ecco il trailer italiano del documentario:

 

 

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Fonti: UNESCO / Nazioni Unite

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