Il 10 dicembre si celebra la Giornata del caffè sospeso, l'antica tradizione solidale nata a Napoli e oggi esportata in tutto il mondo
Offrire un caffè a chi non può permetterselo. Un gesto semplice, che costa davvero poco (all’incirca un euro), ma che scalda il cuore. È l’antica tradizione partenopea del caffè sospeso. Da un decennio il 10 dicembre l’usanza del caffè sospeso viene celebrata con una giornata nazionale, istituita dalla “Rete del caffè sospeso” insieme ad altre associazioni con lo scopo di far conoscere questa tradizione napoletana e promuoverla in tutti i bar italiani.
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Una tradizione antica, esportata in tutto il mondo
Ma come e quando nasce esattamente questa usanza che aiuta a farsi sentire accolti e pensati? Il caffè è quasi sacro nella cultura napoletana e questa bevanda fece la sua comparsa intorno 19° secolo grazie ai caffettieri ambulanti. Secondo alcune testimonianze l’usanza del caffè sospeso è legata proprio a tali figure, in particolar modo dopo la seconda guerra mondiale, quando molte persone non potevano permettersi di pagare il caffè. Allora qualcuno pagava per due.
Di un altro parere è, invece, lo scrittore Riccardo Pazzaglia secondo il quale la tradizione del caffè sospeso sarebbe nata dalle frequenti “liti” al bar tra amici che facevano a gara per offrire il caffè. Alla fine delle diatribe si decideva che i soldi in più lasciati al barista sarebbero serviti per pagare una tazzina di caffè a chi sarebbe arrivato dopo nel bar. Ciò che è certo è che a Napoli quella del caffè sospeso è una tradizione molto consolidata e che regala un sorriso, confermando la grande generosità di cui è impregnata la cultura napoletana.
“Quando qualcuno è felice a Napoli, paga due caffè: uno per sé stesso, ed un altro per qualcuno altro. E’ come offrire un caffè al resto del mondo” scriveva lo scrittore Luciano De Crescenzo, nel libro intitolato, appunto, “Il caffè sospeso”.
Oggi l’usanza del caffè sospeso ha varcato i confini della Campania ed è in voga anche a Milano e in altri Paesi europei tra cui la Bulgaria, la Grecia e la Spagna. Questa bellissima abitudine ha conquistato persino l’Argentina, dove prende il nome di café pendiente.
Viva il caffè sospeso! Viva la solidarietà!
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