Ghali, il trapper che insegna ai giovani a superare barriere e pregiudizi

E’ metà italiano, metà tunisino, parla francese con accento milanese ed è cresciuto in una periferia. Ghali è il nuovo fenomeno musicale della generazione trap, piace agli adolescenti, ma non solo, perché nelle sue canzoni racconta la società da un altro punto di vista. Non ha bisogno della durezza del gangsta, anzi. La rifugge. Pur parlando di temi duri e di estrema attualità

È metà italiano, metà tunisino, parla francese con accento milanese ed è cresciuto in una periferia. Ghali è il nuovo fenomeno musicale della generazione trap, piace agli adolescenti, ma non solo, perché nelle sue canzoni racconta la società da un altro punto di vista. Non ha bisogno della durezza del gangsta, anzi. La rifugge. Pur parlando di temi duri e di estrema attualità.

In Ninna nanna, Ghali Amdouni, classe ’93, genitori tunisini, cresciuto a Baggio, nella periferia milanese, si descrive così:

Sono uscito dalla melma
Da una stalla a una stella
Compro una villa alla mamma
E poi penserò all’Africa
Figlio di una bidella
Con papà in una cella
Non è per soldi, giuro, wallah

Come succede spesso ai cantautori, è il proprio vissuto a creare le rime e non fa eccezione Ghali. Il papà in carcere, la madre che si ammala di tumore e riesce a farcela, la sua vita in compagnia dei dvd di Michael Jackson e i dei suoi idoli del rap, da Joe Cassano a Inoki, passando per i Club Dogo.

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I suoi testi parlano di migranti, dell’Islam, di verità senza filtri, dell’amore incondizionato nei confronti della sua mamma, delle sue origini culturali. Scrive:

C’è chi ha la mente chiusa ed è rimasto indietro, come al Medioevo
Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno
Senza passaporto, in cerca di dinero

Il 26 maggio 2017 è il giorno di svolta della vita di Ghali: in quella data esce il suo primo album, intitolato Album che lo incorona portando il singolo Happy Days direttamente in cima alla classifica Top 50 Italia di Spotify.

Ma è con Cara Italia che il rapper entra in testa. In un lungo post su Instagram scrive:

Ti dedico questa canzone che ho ideato tornando dal mio primo viaggio in America.
Cara Italia,
Ho scritto “sei la mia dolce metà” perché è davvero così.
Tu mi hai visto nascere, mi hai cresciuto e ora che in ogni tuo angolo gridano il mio nome come posso voltarti le spalle?
Tu che sei la dimora dei miei desideri, il letto dei miei sogni.
Infinite le giornate di dolore tra le tue mura e infinite le notti di rabbia ma come potrei voltarti le spalle senza rimpianto?
Cara Italia,
Ti chiedo solo tre cose:
NON PARLARMI più di confini e non ti parlerò più con diffidenza.
NON SENTIRTI inferiore e io mi sentirò all’altezza.
NON VEDERMI come un nemico e io ti vedrò come una sorella, un’amica, una mamma.
Spero che tu possa prendere in considerazione le mie parole.
Io T.V.B Cara Italia

ghali rapper

E in un momento in cui gli italiani non si sentono italiani, in cui si parla di leggi speciali, di ruspe, in cui in Calabria un migrante viene freddato con un fucile in pieno giorno e sui social si leggono sempre di più messaggi carichi di odio, disprezzo e razzismo, forse un po’ tutti abbiamo bisogno di ascoltare Ghali, che con le sue rime semplici, ma non banali, affronta i temi scottanti della nostra società, raccontandoli alle migliaia di giovani che lo ascoltano.

E la sua forza sta proprio in questo: mostrarsi libero mentalmente e trasmettere la voglia di non arrendersi e di superare qualsiasi barriera o pregiudizio.

Ti vogliamo bene, Ghali.

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Dominella Trunfio

Foto Instagram Ghali

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