La professoressa Maria Simon ha lasciato 45.000 euro alle due scuole in cui ha insegnato: questi diventeranno borse di studio destinate ad alunni meritevoli ma con poche possibilità economiche per proseguire gli studi
Un’insegnante che credeva fortemente nel valore della scuola: è questa la morale della vicenda che ha visto protagonista Maria Simon. La donna, professoressa di inglese, è scomparsa nel 2021 ma ha deciso di lasciare parte della sua eredità a due istituti comprensivi di Prato e Firenze.
L’obiettivo della sua iniziativa è nobile quanto commuovente: permettere agli alunni delle scuole medie meritevoli ma con poche possibilità economiche di proseguire gli studi. I 45.000 euro donati al comprensivo pratese Marco Polo e alle medie fiorentine Carducci e Scuola-Città Pestalozzi sono diventati così borse di studio.
Le borse di studio intitolate alla mamma e alla zia che le hanno permesso di studiare
Maria ha deciso di intitolare questi premi a Rosina e Angela, sua mamma e sua zia che le hanno permesso di studiare in tempi difficili. L’insegnante, infatti, deve alle due donne la possibilità di aver potuto perfezionare il proprio inglese con percorsi formativi all’estero.
Il tutto grazie al lavoro della mamma e della zia che cucivano vestiti anche di notte per mettere da parte i soldi per consentirle di andare a scuola fino poi a coronare il suo sogno di diventare professoressa.
Nata da una famiglia siciliana che si è trasferita a Prato, proprio qui si è diplomata. Ha conseguito la laurea in lingue all’Università di Pisa e, dopo aver fatto esperienze all’estero, è tornata in Italia. Grazie ad un ottimo piazzamento al concorso, ha ottenuto la cattedra di insegnante di inglese prima a Prato e poi a Firenze, i due istituti a cui ha lasciato l’eredità.
500 euro per ogni anno per tutta la durata delle scuole superiori
Ma come funzioneranno queste borse di studio appena istituite? A spiegarlo è stata una circolare dell’Istituto Comprensivo Centro Storico Pestalozzi redatta dal preside Francesco Spadafora in cui si legge:
A partire dal corrente anno scolastico e fino all’a.s. 2026-27, una volta conclusi gli Esami di Stato, saranno individuati due studenti delle classi terze, un ragazzo e una ragazza, che riceveranno 500 euro per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado e 500 euro per ogni anno di regolare frequenza successivo al primo, per un totale che può arrivare fino 2.500 euro ciascuno, in base alla durata del percorso prescelto.
Come detto, le borse di studio saranno destinate a chi versa in condizioni economiche tali che potrebbero non permettere il proseguimento degli studi. Sono infatti indirizzate a studenti e studentesse con Isee inferiore ai 12.500 euro.
I ragazzi, rigorosamente un maschio e una femmina come voluto dalla professoressa Simon, saranno scelti sulla base del voto di licenza media e riceveranno 500 euro annui per la durata della scuola superiore. La borsa di studio decadrà tuttavia se dovessero interrompere il percorso scolastico.
Con questo suo gesto, dunque, una Professoressa dal cuore d’oro e con la “P” maiuscola spera di poter fare per qualche alunno e alunna che mai conoscerà quello che sua mamma e sua zia hanno fatto per lei: dare loro una possibilità di un futuro migliore attraverso l’istruzione.
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