In Brasile è in corso un genocidio delle tribù incontattate: l’allarme degli esperti

In Brasile è in corso un genocidio delle tribù incontattate, i popoli indigeni che non hanno alcun contatto con la società. A dirlo sono alcuni tra i maggiori esperti brasiliani, che hanno lanciato l’allarme attraverso un comunicato di condanna pubblicato pochi giorni fa.

L’avvertimento arriva in seguito al licenziamento di Bruno Pereira, capo del Dipartimento per gli Affari Indigeni che si occupa di proteggere i territori delle tribù incontattate.

I firmatari della lettera si dicono “fortemente preoccupati” per il licenziamento di Pereira, avvenuto senza alcuna ragione e che rappresenta un ulteriore passo indietro della politica nella protezione delle popolazioni indigene.

In Brasile vivono più tribù incontattate  di qualsiasi altro luogo sulla Terra e la loro sopravvivenza dipende completamente dalla loro terra.

Gli esperti ritengono che il licenziamento di Pereira sia il preludio all’intero smantellamento della politica governativa di tutela delle terre abitate dagli indigeni che consente la sopravvivenza delle tribù.

Il Presidente brasiliano Bolsonaro porta infatti avanti da tempo un attacco contro i popoli indigeni del Brasile: sotto il suo governo, le invasioni sono aumentate in modo drammatico.

“Per decenni, il Brasile ha indicato la strada per la protezione delle terre delle tribù incontattate, riconoscendo che sono le persone più vulnerabili sul pianeta”, ha dichiarato Fiona Watson, Direttrice del Dipartimento Advocacy di Survival International, organizzazione che lavora per tutelare i diritti dei popoli indigeni.

Il governo guidato da Bolsonaro ha decisamente invertito la rotta aprendo i territori indigeni ad allevatori, cercatori d’oro e taglialegna, ignorando completamente le conseguenze per le tribù che abitano nella foresta.

Bolsonaro ha anzi più volte espresso il suo disprezzo razzista nei confronti delle popolazioni incontattate, dichiarato di voler integrare le tribù indigene nella società, derubando le loro terre e forzandole al contatto con la società dominante. Questo annienterà le popolazioni incontattate.

Il comunicato degli esperti coincide con l’arrivo di dozzine di indigeni al Vaticano per l’inizio del Sinodo che durerà tre settimane e che sarà incentrato sulla lotta per proteggere le loro terre.

Le firme della lettera aperta indirizzata alla popolazione e al governo includono quelle dei predecessori di Pereira, oltre a quelle degli operatori sul campo che guidano le spedizioni, monitorano i territori delle tribù indigene e allontanano gli invasori.

Associazioni come Survival International stanno lottano a fianco dei popoli indigeni e degli esperti brasiliani per tutelare le tribù brasiliane e avvisano che se non si interverrà per proteggere le popolazioni indigene, assisteremo al compimento di un genocidio sotto i nostri occhi.

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Tatiana Maselli

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