Anche tu sei un genitore “guscio d’uovo”? Ti spiego cos’è e tutti i pericoli nascosti

I genitori “guscio d’uovo” reagiscono in modo emotivamente imprevedibile e instabile a situazioni anche banali, con i figli che vivono nella paura di scatenare scatti d’ira o sbalzi d’umore

Il termine “eggshell parenting”, o genitorialità “guscio d’uovo” si sta sempre più diffondendo. Si riferisce a uno stile genitoriale caratterizzato da reazioni emotive instabili e imprevedibili, che costringono i figli a “camminare sulle uova” per evitare conflitti o reazioni negative.

Questo comportamento crea un ambiente di tensione costante in cui i bambini vivono nella paura di scatenare scatti d’ira o sbalzi d’umore da parte dei genitori. La psicologa americana Kim Sage ha coniato questo termine per descrivere famiglie in cui i genitori, spesso senza rendersene conto, manifestano comportamenti emotivamente instabili, generando una dinamica di ipervigilanza nei figli.

In questo contesto, i bambini imparano a essere estremamente cauti, cercando di adattarsi alle emozioni dei genitori, che possono passare rapidamente dalla calma alla rabbia. Ad esempio, un piccolo incidente come rompere un bicchiere potrebbe scatenare una reazione eccessiva e sproporzionata, seguita poi da un rapido ritorno alla normalità.

I figli possono diventare ipersensibili e non riescono a sviluppare un senso di sicurezza emotiva

I figli di genitori “guscio d’uovo” crescono in un ambiente dove l’imprevedibilità delle reazioni degli adulti rende difficile sviluppare un senso di sicurezza emotiva. Questi bambini finiscono per diventare ipersensibili alle emozioni altrui e possono sviluppare problemi come ansia, depressione o bassa autostima. Spesso si sentono responsabili del benessere emotivo dei genitori, invertendo i ruoli naturali tra adulto e bambino, e portando queste difficoltà fino all’età adulta.

Secondo Sage, anche i genitori che generalmente si comportano con amore e affetto possono cadere in questo schema se alternano momenti di insicurezza e instabilità emotiva. La loro imprevedibilità li rende, agli occhi dei figli, inaffidabili come figure di riferimento. L’ambiente familiare diventa quindi un luogo di tensione piuttosto che di conforto, minando la fiducia che i bambini sviluppano nei confronti degli adulti.

Tuttavia, nonostante le conseguenze negative di questo comportamento, non significa che i genitori che adottano questo stile siano “cattivi genitori”. Spesso, le loro reazioni emotive incontrollate derivano da esperienze personali passate, come traumi infantili, e si manifestano inconsapevolmente nel loro modo di rapportarsi con i figli.

Fortunatamente, è possibile interrompere questo ciclo di instabilità. Il primo passo è riconoscere la presenza di comportamenti inadeguati e accettare di avere bisogno di aiuto. Attraverso terapie come quella cognitivo-comportamentale o l’intervento di un terapeuta, i genitori possono affrontare le proprie ferite emotive e imparare a gestire le proprie emozioni in modo più stabile, migliorando così le relazioni con i figli.

@drkimsage Eggshell parenting and emotionally unpredictable, unsafe parenting often creates a lifetime of hypervigilance in us —and a deep belief that there’s no such thing as real safety in relationships.💔#eggshellparent #toxicparent #walkingoneggshells #emotionallyimmatureparents #narcissisticparent #drkimsage ♬ original sound – dr kim🦋psychologist

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