In Francia è stata firmata una carta contro gli stereotipi di genere rivolta ai produttori di giocattoli, che cambierà totalmente le cose.
I giochi per bambini sono innocenti o contribuiscono, fin dalla tenera età, ad aumentare gli stereotipi di genere? Secondo il Segretario di Stato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze francese, Agnès Pannier-Runacher, non sono affatto innocenti, anzi.
Ed è per questo che insieme ad Adrien Taquet, ha deciso di rivoluzionare letteralmente il settore, come si legge su RTL, invitando i produttori di giocattoli a firmare una carta per combattere gli stereotipi di genere, purtroppo molto diffusi in Francia come altrove.
Tutto è iniziato da un’amara constatazione: in ambito scientifico meno di un lavoratore su tre, corrispondente al 29%, è donna. E per affrontare il divario e invertire la rotta è necessario, secondo Agnès, agire all’origine del problema, di cui costituiscono parte integrante i messaggi veicolati attraverso i giochi per bambine e bambini.
Molto spesso, infatti, le bambine vengono associate a cucine, bambole, casette, che rimandano all’ambiente domestico, come a dire che da adulte saranno madri e donne di casa, al contrario dei maschietti, più di frequente raffigurati davanti a un microscopio.
Sebbene queste rappresentazioni possano sembrare innocenti, secondo i Segretari di Stato per l’economia e la prima infanzia, non lo sono affatto, come riporta bfmtv, perché anziché abbattere pregiudizi, contribuiscono a mantenerli vivi, dissociando la figura femminile dalle carriere scientifiche.
Ma ora i produttori, i distributori, gli inserzionisti e le associazioni di giocattoli dovranno firmare un documento che li costringerà a cambiare le regole del gioco, obbligandoli a una rappresentazione mista di giocattoli.
Il documento in questione include numerosi consigli per riuscirci, di fase in fase, inclusa la comunicazione finale. I giocattoli legati alla scienza e alla tecnologia prodotti d’ora in avanti dovranno quindi includere le ragazze e, che bella novità, i giochi legati alla sfera domestica dovranno includere anche i maschietti.
Cambiamenti previsti anche per quanto riguarda le descrizioni dei giocattoli, previsti consigli rivolti ai venditori, affinché siano preparati in materia evitando stereotipi inconsapevoli, e novità riguardanti il packaging con elementi visivi neutri o misti, anche nelle categorie tradizionalmente associate alle femmine o ai maschi.
Speriamo che l’Italia prenda esempio!