Laura De Rosa Ogni anno, il primo novembre, le famiglie di Sumpango e Santiago Sacatepéquez, in Guatemala, ricordano i parenti defunti alzando in cielo aquiloni multicolore
@Jasonjdgr, Public domain, via Wikimedia Commons
Fatti di carta, castilla o bambù, spago e colla naturale a base di farina di yucca, scorza di limone e acqua, decorati con motivi coloratissimi ispirati a simboli ancestrali, a temi religiosi o folcloristici. Sono i meravigliosi aquiloni giganti protagonisti del “Festival de Barriletes Gigantes”, ricorrenza che si tiene ogni anno a Santiago Sacatepéquez e a Sumpango, in Guatemala, nel periodo del celebre Día de Los Muertos.
Poco si sa sulle origini di questa tradizione: c’è chi dice sia relativamente recente, secondo altri risalirebbe addirittura agli antichi Maya, sta di fatto che acquisisce di anno anno sempre più popolarità.
Secondo una leggenda di Sumpango, la gente del posto avrebbe cominciato a costruire aquiloni perché gli spiriti maligni, durante il Día de Los Muertos, invadevano il cimitero per disturbare le anime dei defunti. Dato che il problema si ripresentava costantemente, vennero consultate le guide della comunità, che consigliarono di costringere gli intrusi alla ritirata facendo volare pezzi di carta controvento.
La preparazione degli aquiloni giganti, alcuni possono raggiungere i 20 metri di larghezza, richiede almeno una quarantina di giorni ed è affidata a diversi gruppi di partecipanti, tra i quali spicca una squadra interamente femminile fondata da Sara Xicon nel 1999, “Las Orquideas”.
Gli aquiloni presentano solitamente otto lati perché secondo la tradizione guatemalteca l’ottagono simboleggia la credenza Maya nelle quattro direzioni (nord, sud, est e ovest) con quattro punti aggiuntivi per formare la corona del sole. Invece la carta sfrangiata fissata su quattro degli otto lati serve ad allontanare, con il suo fruscio, gli spiriti maligni.
La festa ricorre il primo novembre ed è profondamente intrecciata al Día de Los Muertos, si dice infatti che gli aquiloni aiutino gli spiriti dei defunti a localizzare i propri cari nel corso del viaggio che compiono per raggiungere il mondo dei vivi. Non a caso diverse famiglie attaccano messaggi per il defunto sulla coda o sul filo degli aquiloni, nella speranza che raggiungano i destinatari.
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FONTI: Ilam Patrimonio/Muni Santiago
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