Magari la maggior parte degli italiani aveva sperato che sarebbe stato un giorno in cui le coppie potessero fare screening gratuiti sulla fertilità, proprio perché con dati alla mano, una coppia su cinque non riesce ad avere figli.
Magari la maggior parte degli italiani aveva sperato che sarebbe stato un giorno in cui le coppie potessero fare screening gratuiti sulla fertilità, proprio perché con dati alla mano, una coppia su cinque non riesce ad avere figli.
Di certo, nessuno si sarebbe aspettato che il Fertility Day, promosso dal ministero della Salute e previsto per il 22 settembre, fosse una giornata si, dedicata alla fertilità, ma soprattutto alla denatalità.
Si legge sul sito del ministero:
“La sua istituzione è prevista dal Piano Nazionale della Fertilità per mettere a fuoco con grande enfasi: il pericolo della denatalità nel nostro Paese, la bellezza della maternità e paternità,il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori, l’aiuto della medicina per le donne e per gli uomini che non riescono ad avere bambini”.
Ciò che ha fatto indignare il web è stato il messaggio lanciato attraverso una serie di slogan, molto criticati sui social network.
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Il #fertilityday è un insulto a tutti: a chi non riesce a procreare e a chi vorrebbe ma non ha lavoro. E il 22 mi rovinerà il compleanno.
— Roberto Saviano (@robertosaviano) 31 agosto 2016
#fertilityday Donna e ovociti:la vita fertile della donna https://t.co/KRLTQHasYT pic.twitter.com/1aCjPicTzI
— Fertility Day (@FertilityDay) 9 agosto 2016
#fertilityday Il fumo impatta sulla funzionalità di tutti gli organi #megliosmettere https://t.co/qxdMFWNSrl pic.twitter.com/thsLMZTIS1
— Fertility Day (@FertilityDay) 15 agosto 2016
Una manciata di cartoline con immagini e didascalie del tipo: ‘La bellezza non ha età, la fertilità sì’, ‘Datti una mossa! Non aspettare la cicogna’, ‘La fertilità è un bene comune’ e ‘Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi’, tanto per citarne alcuni.
E soprattutto questa ultima frase suona un po’ stonata considerando che, la stessa ministra Lorenzin, è diventata mamma di due gemelli a 43 anni (in maniera naturale sostiene lei).
Ma perché questi slogan non sono piaciuti?
Basta sbirciare l’hashtag #fertilityday su Twitter per capirne le motivazioni. Da un lato, ci sono coloro che sostengono che questa giornata violi il diritto e la libertà di scegliere se diventare genitori o meno, dall’altro chi crede sia una mancanza di rispetto nei confronti di chi un figlio lo desidera da tempo, ma non arriva mai. Nel mezzo ci sono poi tutte quelle persone che raccontano in 140 caratteri la loro esperienza.
Ad esempio, la signora Minù:
Volevo dire a chi ha inventato il #fertilityday che sono stata licenziata appena sono rimasta incinta e mai più assunta perché ho un bimbo
— Signora Minù (@Signora_Minu) 31 agosto 2016
O ancora Francesca:
Non una parola su politiche di sostegno alla maternità, asili, misure concrete. Queste aiutano a far figli, non #fertilityday @bealorenzin
— Francesca Gallo (@gallofranci) 31 agosto 2016
E Christòs:
Magari con più lavoro, meritocrazia, contratti e stipendi decenti forse un pensierino a mettere su famiglia lo faremmo pure! #fertilityday
— Christós (@Art93Chris) 31 agosto 2016
Silvia:
Più che #fertilityday mi esce un bel #WTF pic.twitter.com/bGUYY4ePYo
— Silvia's Trips (@silviastrips) 31 agosto 2016
E tanti altri come loro, tra cui scrittori e personaggi della politica (tranne qualche voce fuori dal coro che sostiene che non ci sia nulla di male nel promuovere la maternità).
Perché in Italia non si fanno figli? Tra le motivazioni ci sono sicuramente il problema della disoccupazione giovanile, la mancanza di meritocrazia, la penalizzazione di cui sono vittime molte donne, quando comunicano alla propria azienda di essere rimaste incinte.
Ci sono poi, la mancanza di garanzie, di servizi e di flessibilità lavorativa, un elenco lunghissimo che allontana sempre più dalla possibilità di diventare genitore. Insomma tutto un universo che non può essere generalizzato con degli slogan che suonano tanto di presa in giro.
Questa storia del #fertilityday non fa altro che ricordarmi come mia moglie abbia perso il lavoro proprio dopo essere rimasta incinta.
— Marcello G. Caputo (@MarcelloGCaputo) 31 agosto 2016
Questo l'ha scritto una mia amica under 30 su FB e non avrei potuto esprimermi meglio. #FertilityDay pic.twitter.com/MJ540wSOyI
— LaMentina (@LaMentina23) 31 agosto 2016
Ci sono poi i più estremisti che paragonano la campagna a quella condotta dal regime fascista:
Trova le differenze #fertilityday pic.twitter.com/U2xnSvPCCN
— Ciro Pellegrino (@ciropellegrino) 31 agosto 2016
Non mancano,infine, le immagini e gli slogan rivisitati dal popolo social:
La pubblicità del #fertilityday è alquanto lassativa.@bealorenzin pic.twitter.com/YvSro5UdIl
— Emiliano Carli (@EmilianoCarli) 31 agosto 2016
DURA presa di posizione #fertilityday pic.twitter.com/it7E5MYQvO
— AntropoMordo (@lucabensaia) 31 agosto 2016
Dominella Trunfio