Ogni 28 ore una donna viene uccisa e dopo l’ennesimo caso di femminicidio, in Argentina oggi si scende in piazza per il Paro Nacional de Mujeres, uno sciopero in cui le donne hanno interrotto le loro attività lavorative per manifestare contro la violenza.
Ogni 28 ore una donna viene uccisa e dopo l’ennesimo caso di femminicidio, in Argentina oggi si scende in piazza per il Paro Nacional de Mujeres, uno sciopero in cui le donne hanno interrotto le loro attività lavorative per manifestare contro la violenza.
È la prima volta che si parla di uno sciopero nazionale di donne, un’azione necessaria perché non si può stare più fermi, non si può essere più vittime innocenti.
L’ultima è stata la 16enne Lucia Perez, drogata, violentata e uccisa la scorsa settimana in Argentina. Una vita tranciata, una famiglia distrutta sotto il segno della violenza di genere.
“Lucia è stata sottoposta ad una aggressione disumana da parte di tre uomini che hanno poi lavato il corpo e le hanno cambiato gli indumenti per nascondere le tracce del reato”, ha detto Maria Isabel Sanchez, il procuratore che si sta occupando del caso.
“I tre uomini hanno poi lasciato il corpo al Pronto Soccorso di Playa Serena e sono scappati. Lucia è poi morta per arresto cardiaco causato da eccessivo dolore. La sua storia straziante diventa parte di un crimine aberrante, quello di considerare le donne come se fossero oggetti usa e getta“, ha concluso il procuratore.
Ma nella stessa settimana, altre due ragazze di 15 e 17 anni sono state accoltellate in una piazza, il corpo di una donna è stato trovato in una scatola e un uomo si è consegnato alla polizia dicendo di aver ucciso la propria moglie.
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Ma le donne argentine sono stanche, sono stufe di questa violenza. Femministe, cittadine, organizzazione sociali, tra cui il movimento #NiUnaMenos, che da anni organizza marce contro la violenza sulle donne, e ancora collettivi, Rete della donna e oltre 50 partititi politici sono in piazza con lo slogan #NosotrasParamos, in queste ore, per dare un segnale importante con la loro presenza.
I numeri in Argentina
Secondo l’Asociación Civil La Casa del tra il 1 giugno, 2015 e 31 Maggio 2016 ci sono stati 275 omicidi di donne, di cui l’ 86% sono stati commessi da uomini appartenenti alla cerchia delle vittime. Un dato molto simile a quello del 2014, in cui sono stati commessi 277 femminicidi . Dal 2008 al 2015 se ne contano oltre 2 mila .
Nonostante in Argentina ci sia, da sette anni, una legge che dovrebbe prevenire, punire e sradicare la violenza contro le donne, non ci sono delle risposte positive sul territorio.
E allora segnali come questo sciopero, possono essere il volano, di un’indignazione che deve essere pubblica e mondiale, perché bisogna dire BASTA.
#stopfemminicidio
Dominella Trunfio