Bare a forma di leone, pesce, automobile, macchina da cucire, lattina, borsa, non c'è davvero limite alla fantasia.
Sono conosciute come “Fantasy Coffins” o “Okadi adekai ” nella lingua Ga, parliamo delle bare personalizzate del Ghana, diffuse nella regione meridionale della Grande Accra, dove abita il gruppo etnico dei Ga, per i quali la morte è un passaggio da una dimensione a un’altra e non una fine definitiva.
I Ga, come d’altronde altri gruppi etnici africani, attribuiscono un grande potere agli antenati defunti, credendoli capaci di influenzare la vita dei vivi. In tale contesto “una bara non vale l’altra” ma serve anche per ingraziarseli, e ogni famiglia la sceglie quindi con accuratezza, affidando l’arduo compito della realizzazione ad abili artigiani.
Tuttavia l’usanza delle bare personalizzate è piuttosto recente, a introdurle per primi furono negli anni ’50 gli artigiani Kane Kwei di Teshie e Ataa Oko. Se inizialmente le bare personalizzate erano destinate solo ai funerali più importanti, col passare del tempo si diffusero un po’ ovunque nel sud del paese e tanti altri artigiani si specializzarono in questa particolare forma d’arte.
Ogni bara è diversa e rappresenta la professione, i vizi, i sogni o lo status sociale del defunto. Ce ne sono a forma di canoa, automobile, leopardo, pesce, gallo, aragosta, e ancora scarpe di marca, borse di lusso, panini e quant’altro suggerisca la più sfrenata fantasia.
Gli animali solitamente sono i totem dei clan di appartenenza dei defunti oppure richiamano la loro professione.
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