Una famiglia con un bambino autistico ad Ortona si sta trovando di fronte ad una situazione assurda: la vicina ritiene che loro figlio sia posseduto dal demonio e sta facendo “esorcismi” per liberarlo
È estremamente preoccupante quanto segnalato da Marie Helene Benedetti, presidente dell’associazione Asperger Abruzzo riguardo alla situazione della famiglia con un bambino autistico ad Ortona e richiede un intervento immediato per garantire la sicurezza e il benessere della famiglia coinvolta, in particolare del bambino autistico.
La vicina al piano superiore del condominio in cui vivono, infatti, ritiene che il bimbo sia posseduto dal demonio e sta perpetrando atti di molestia psicologica, discriminazione e danneggiamento della proprietà, dimostrando un comportamento estremamente disturbante e pericoloso.
Le azioni descritte dall’associazione, quali urlare contro il bambino, gettare sale addosso a lui, sulle scale e sul balcone, buttare incenso sul balcone, rappresentano chiaramente un attacco alla dignità e alla sicurezza della famiglia.
Inoltre la signora attacca alla maniglia della porta della famiglia dei fili annodati per intrappolare in quella casa il demonio che ci vivrebbe, passeggia di sera con candele rosse accese sul balcone e si affaccia sul balcone della famiglia recitando frasi sconnesse scaccia demonio. Non paga, lascia sulle scale pagine di giornali con versi della Bibbia e sale.
Sul portone di entrata della casa del bimbo ha anche scalfito con un oggetto appuntito 3 croci. Quando il piccolo va a dormire alle 21:30, la vicina per ore disturba il suo sonno urlando e spostando pesanti mobili nei reparti sopra le camere da letto.
La donna si era già comportata così in passato con un’altra famiglia
La condotta della donna, basata su credenze infondate e comportamenti prepotenti, sta chiaramente causando notevoli disagi e minacce alla sicurezza della famiglia coinvolta. L’associazione Asperger Abruzzo è pronta a sostenere la famiglia, anche legalmente se necessario, ma rispetterà la loro decisione di cercare prima un intervento sociale e comunale.
La mancanza di risposta alle comunicazioni inviate al Sindaco e agli Assistenti Sociali è inaccettabile e pone ulteriori sfide alla risoluzione di questa delicata situazione. Data la gravità della situazione e i rischi potenziali, è infatti fondamentale che le autorità locali agiscano prontamente per garantire la sicurezza e il benessere della famiglia coinvolta.
Inoltre, considerando i precedenti della vicina che si era comportata nello stesso modo nei confronti di un’altra famiglia che aveva un bambino con gravi problemi cognitivi, è importante che vengano presi seriamente in considerazione interventi legali o restrizioni adeguate per proteggere la famiglia e risolvere definitivamente il problema.
Per questo l’associazione ha deciso di fare un appello pubblico al Sindaco e agli Assistenti Sociali di Ortona per attirare l’attenzione sul caso e accelerare l’azione delle autorità competenti. La sicurezza e la tranquillità della famiglia, soprattutto del bambino autistico, devono essere prioritari e affrontati con urgenza promuovendo la consapevolezza e la comprensione nella comunità locale.
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