Antico rito propiziatorio celebrato in occasione dell'Epifania, il falò brucia simbolicamente l'anno vecchio per accogliere quello nuovo. Ecco dove vederlo in diverse parti d'Italia
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Falò, Panevìn, Panèra, Capàn, Fogherada, Pignarûl, sono diversi i nomi che identificano i fuochi accesi in occasione dell’Epifania in varie parti d’Italia. La tradizione prevede che vengano bruciate enormi cataste di legno e frasche ma c’è anche chi brucia fantocci.
Il falò serve simbolicamente a scacciare via l’anno appena trascorso, allontanandone le influenze negative, e a propiziare la fortuna per l’anno nuovo… sempre che il fumo vada nella direzione giusta!
Pignarûl a Tarcento
A Tarcento, e in altre zone del Friuli, il falò è conosciuto come “Pignarûl” e consiste in una catasta di legna, fieno e stoppie. Tradizionalmente viene preparato da giovani paesani chiamati “Pignarulârs”, e bruciato la sera del 6 gennaio. Tutti si riuniscono per l’occasione intorno al fuoco sorseggiando vin brulè, talvolta ballando e cantando. E’ molto importante secondo la tradizione popolare friulana osservare la direzione del fumo per capire se sarà un anno buono o nefasto.
Falò della Viola a Valeggio sul Mincio
In provincia di Verona, a Valeggio sul Mincio, ogni anno il 6 gennaio torna il Falò della Viola, rito propiziatorio durante il quale si “Brusa la Vecia”, ovvero si brucia la Befana per lasciarsi alle spalle il vecchio anno, augurando a tutti prosperità e fortuna per quello nuovo. Un momento da condividere in compagnia sorseggiando vin brulè e assaporando le prelibatezze tradizionali.
Panevin di Arcade
Nel Comune di Arcade, provincia di Treviso, torna il tradizionale Panevin, un enorme falò propiziatorio acceso ogni anno alla vigilia dell’Epifania. In base alla direzione delle faville, si traggono auspici per i raccolti dell’anno nuovo.
Pan e Vin a Jesolo
La tradizione del Pan e Vin, altro nome con cui viene indicato il falò, torna anche a Jesolo dove quest’anno, venerdì 5 gennaio, verranno accessi ben due falò, uno nel Centro storico di Jesolo Paese e uno nel Borgo delle Meraviglie di Cortellazzo.
Buriolo de Faval
A Faval, nel comune di Cerea, il falò si chiama Buriolo e quest’anno raggiunge addirittura i 30 metri di altezza, uno dei più alti in assoluto della provincia. Il falò si terrà sabato 6 gennaio alle 19.
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