Della felicità abbiamo a disposizione molte più espressioni facciali rispetto alla paura. Usiamole!
17 contro 3: la felicità ha decisamente più modi di esprimersi rispetto alla paura, sensazione per la quale il viso dell’essere umano conosce pochissime espressioni
Occhi, naso, bocca, e poi centinaia di muscoli e tessuti: il volto umano è qualcosa di estremamente magico e complesso. Possiamo contorcere le labbra, tirare su un sopracciglio, storcere il naso e spostare i nostri muscoli facciali per trasmettere emozioni e scomporre letteralmente i nostri volti per formare migliaia di espressioni. Ma in che modo le espressioni facciali vengono utilizzate per trasmettere in modo efficace le emozioni e come si traducono in altre culture e paesi?
Non tutti sanno che gli esseri umani possono “presentare” i loro volti in migliaia e migliaia di modi per trasmettere emozioni, ma solo 35 espressioni riescono effettivamente a trasmettere sensazioni a seconda delle diverse culture.
Lo dice uno studio della Ohio State University, pubblicato su IEEE Transactions on Affective Computing, che ha scoperto che è proprio l’emozione della felicità ad avere più espressioni facciali rispetto a qualsiasi altra.
Per arrivare a queste conclusioni, il team ha messo insieme un elenco di 821 parole inglesi usate per descrivere i sentimenti. L’elenco è stato poi tradotto in un certo numero di lingue diverse tra cui spagnolo, russo, farsi e cinese mandarino.
Una volta che avevano una lista di sentimenti, i ricercatori hanno usato i motori di ricerca del web più popolari per cercare immagini di volti che trasmettessero quei sentimenti specifici e accumulato una raccolta di 7,2 milioni di immagini di espressioni facciali.
Proprio della felicità sono emerse più espressioni facciali rispetto ad altre emozioni: i ricercatori ne hanno infatti identificate 17 diverse. Il disgusto avrebbe solo un’espressione facciale importante, la paura ne ha tre, mentre la tristezza e la rabbia hanno ciascuna cinque diverse espressioni facciali possibili.
“Questo è stato delizioso da scoprire – ha detto Aleix Martinez, coautore dello studio all’Ohio State News. Perché parla della complessa natura della felicità. La felicità agisce come un collante sociale e ha bisogno della complessità delle diverse espressioni facciali; il disgusto è solo questo: disgusto”.
È interessante notare che solo 35 delle espressioni tradotte in più culture hanno trasmesso lo stesso significato, anche se gli algoritmi informatici hanno calcolato che il volto umano può costruire poco più di 16mila espressioni uniche.
I ricercatori hanno poi utilizzato le 7,2 milioni di immagini per vedere se esistessero espressioni facciali duplicate usate in culture diverse e solo otto emozioni sono state usate in alcune, ma non tutte le culture per trasmettere gli stessi significati.
E voi? Che faccia fate quando siete felici?
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Germana Carillo