Carri armati gonfiabili e onde radio fuorvianti: la storia dell’esercito fantasma che ingannò i nazisti

Due reggimenti di oltre 1000 uomini composti da ingegneri, artisti, operatori radiofonici e camionisti che avevano perfezionato l’arte della guerra dell’inganno e salvato migliaia di vite

A 77 anni dalla fine della II Guerra Mondiale viene riconoscimento la medaglia d’oro del Congresso americano alla Ghost Army per il “servizio unico e altamente distinto nella conduzione di operazioni ingannevoli in Europa durante Seconda guerra Mondiale”. Questo conferimento civile, il più prestigioso oltre alla Medaglia presidenziale della Libertà, è stato annunciato il 1° febbraio dal Presidente Biden in occasione della firma di un disegno di legge a tale proposito.

Grazie al cinema sono state raccontate tantissime storie al grande pubblico relative ai conflitti mondiali anche se non erano ambientate tutte il prima linea, come quella del programma speciale Monuments, Fine Arts, and Archives, l’unità speciale che doveva recuperare e restituire oggetti d’arte razziati dalle forze naziste. Di questo esercito fantasma si è però parlato poco e raramente, un segreto ben custodito per decenni. Una storia che merita di essere conosciuta in memoria dello sforzo non puramente bellico ma strategico di quei oltre 1000 uomini inviati in Europa divisi in due reggimenti gemelli, impegnati in circa 20 missioni di inganno dei nemici sui campi di battaglia, capaci di salvare la vita di oltre 30 mila soldati alleati.

Un esercito parallelo, reclutato in parte dalle scuole d’arte come il Cleveland Institute of Art e la Cooper Union, composto da ingegneri, artisti, designer, architetti, operatori radiofonici e camionisti che avevano perfezionato l’arte della guerra dell’inganno con l’obiettivo di confondere i nemici. Hanno usato carri armati e camion gonfiabili, suoni preregistrati delle truppe in movimento amplificandone i rumori per far percepire come enormi le dimensioni dell’esercito americano rispetto alla realtà; hanno inviato comunicazioni radio fuorvianti per confondere l’intelligence tedesca. Un’azione di distrazione ingegnosa a opera di artisti prestati alla guerra.

Il documentarista Rick Beyer è stato uno dei promotori del movimento per il riconoscimento della medaglia a questo valorosi non soldati. Negli anni ha realizzato uno speciale per ricordare le imprese di questi uomini che hanno messo in pausa le loro vite e carriere artistiche. Sono appena 10 i reduci, per motivi di età, di quelle truppe speciali ma nessuno potrà scordare le diverse imprese mirabolanti in Europa e il loro ingegno nelle azioni di dissimulazione che riuscirono a illudere, ad esempio, l’esercito tedesco nel marzo 1945: in quel caso “bastò” riprodurre i rumori preregistrati di due fittizie divisioni in movimento per proteggere l’avanzata alleata.

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Fonti: The Ghost Legacy Project; US house of representatives

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