In Egitto la terra serba tesori inimmaginabili che continuano a riaffiorare negli scavi condotti nel paese
In Egitto la terra serba tesori inimmaginabili che continuano a riaffiorare negli scavi condotti nel paese
A Luxor un team di archeologi tedeschi ed egiziani, guidati dalla Dott.ssa Hourig Sourouzian, ha rinvenuto nel corso del progetto di conservazione dei Colossi di di Memnone e Amenhotep III – quest’ultimo noto anche come Amenofi II – due gigantesche statue in pietra calcarea con le sembianze di una Sfinge.
I due enormi colossi sono stati travati sommersi nell’acqua all’ingresso del tempio funerario di Amenofi III che era stato distrutto al tempo da terremoti e da altri eventi naturali. Entrambe le figure scolpite indossano il copricapo Nemes, un ampio collare e portano la barba reale; sono state datate intorno al 1386 a.C, il periodo in cui Amenofi III regnò sull’Egitto e sarebbero state alte più di 8 metri a parere degli archeologi.
Secondo Hourig Sourouzian il fatto che i due colossi siano stati scoperti in prossimità dell’ingresso del tempio non è un caso. Questi attesterebbero l’inizio del percorso di una processione che avrebbe fatto parte della cosiddetta “Festa della Valle”, una celebrazione che ricorreva ogni anno nel regno di Amenofi III.
Oltre ai colossi, sono state ritrovate anche parti di colonne, di statue della dea leonessa Sekhmet e pareti decorate con scene cerimoniali che fanno pensare proprio al rituale festivo che suppone la Dott.ssa Sourouzian.
Il progetto di recupero e conservazione è stato inaugurato nel 1998 e da allora gli archeologi hanno scoperto molti antichi e preziosissimi manufatti che sono in fase di restauro. L’obiettivo è infatti riportare il tempio al suo antico splendore.
Fonte: Ahram
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