Sondrio per i bambini, Gorizia per i giovani e Trento per gli anziani: sono questi i luoghi in cui si vive meglio in base alle fasce d’età secondo il Sole 24 Ore
La quarta edizione degli Indici generazionali del Sole 24 Ore, presentata al Festival dell’Economia di Trento, evidenzia la qualità della vita per bambini, giovani e anziani in Italia. Sondrio emerge come la provincia migliore per i bambini, Gorizia per i giovani, mentre Trento primeggia per gli anziani. Questi indici misurano come le province rispondono alle esigenze specifiche di queste fasce d’età, considerando servizi, condizioni di vita e salute.
Per i bambini (0-10 anni), Sondrio ha fatto un significativo balzo in avanti rispetto al 2022, grazie a miglioramenti in aree come la competenza numerica e alfabetica e nell’indice Sport e bambini. Ravenna e Trieste completano il podio, con Gorizia che segue da vicino. La classifica riflette i risultati ottenuti su 12 indicatori selezionati, tra cui l’accesso ai servizi comunali all’infanzia e i progetti finanziati con fondi PNRR per l’istruzione.
Quanto ai giovani, ecco ancora Gorizia che guida la classifica delle persone tra 18 e 35 anni), seguita di nuovo da Ravenna e da Forlì Cesena. Le province emiliano-romagnole dominano la top 10, dimostrando buone performance in termini di lavoro stabile e imprenditorialità giovanile. Questo indice considera anche nuovi parametri come le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato e l’imprenditorialità under 35.
Le province del Sud spesso in fondo alle classifiche
Per gli anziani (over 65), Trento si conferma in testa, con un forte predominio delle province del Nord, tra cui Como, Cremona, Lodi, Treviso, Vicenza, Padova e Verona. Questo indice incorpora nuovi indicatori come gli utenti dei servizi sociali comunali e la partecipazione civile degli over 50. Trento eccelle in particolare nell’offerta di servizi sanitari e nella qualità complessiva della vita per gli anziani.
Le province del Sud, purtroppo, rimangono spesso in fondo di tutte le classifiche, con alcune eccezioni. Le grandi città italiane, in particolare, mostrano performance medie o basse, specialmente per il benessere dei giovani. Bari, Catania, Napoli, Palermo e Roma registrano i punteggi peggiori per questa fascia d’età.
Infine i trend demografici e sociali indicano sfide significative per il futuro. La diminuzione del numero di pediatri, l’aumento dei delitti a danno di minori e la crescita del consumo di farmaci antidepressivi tra gli anziani sottolineano la necessità di politiche mirate per migliorare la qualità della vita in Italia.
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Fonte: Il Sole 24 ORE
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