Mancano due minuti alla mezzanotte. Non abbiamo perso la cognizione del tempo ma se la fine del mondo arrivasse a quell'ora, saremmo davvero vicini, troppo. Mancherebbero infatti appena 120 secondi
Indice
Mancano due minuti alla mezzanotte. Non abbiamo perso la cognizione del tempo ma se la fine del mondo arrivasse a quell’ora, saremmo davvero vicini, troppo. Mancherebbero infatti appena 120 secondi.
Lo rivelano gli scienziati del Bulletin of Atomic Scientists secondo i quali rispetto ai due anni precendenti, in cui la lancetta era rimasta ferma, nel 2017 abbiamo perso un minuto avvicinandoci alla catastrofe globale.
L’anno appena trascorso si è rivelato pericoloso, un anno in cui molti dei rischi prefigurati si sono verificati. Anche se il Bulletin si concentra soprattuttto sul rischio nucleare, sui cambiamenti climatici e sulle tecnologie emergenti, è l’atomo a occupare un posto di primo piano nell’edizione di quest’anno.
“I principali attori nucleari sono al culmine di una nuova corsa agli armamenti, che sarà molto costosa e aumenterà la probabilità di incidenti e percezioni errate” spiegano.
Nel 2017, i leader mondiali non sono riusciti a rispondere efficacemente alle incombenti minacce della guerra nucleare e dei cambiamenti climatici, rendendo la situazione della sicurezza mondiale più pericolosa rispetto a un anno fa e altrettanto pericolosa del periodo della seconda guerra mondiale.
Il nucleare
Il programma di armi nucleari della Corea del Nord ha compiuto notevoli progressi nel 2017, aumentando i rischi per la stessa Corea ma anche per altri paesi della regione e per gli Stati Uniti. La retorica iperbolica e le azioni provocatorie di entrambe le parti hanno aumentato il rischio di guerra nucleare.
Ma la Corea non è l’unica. Anche Stati Uniti e Russia sono in disaccordo, continuando le loro esercitazioni militari lungo i confini della NATO, mettendo mano ai loro arsenali nucleari e ritirando i negoziati sul controllo degli armamenti.
Nella regione Asia-Pacifico, le tensioni sul Mar Cinese Meridionale sono aumentate, soprattutto tra Stati Uniti e Cina. Nell’Asia meridionale, Pakistan e India hanno continuato a costruire arsenali sempre più grandi.
E in Medio Oriente, l’incertezza sul continuo sostegno degli Stati Uniti per il famoso accordo nucleare iraniano aggiunge caos a un quadro generale già negativo.
I cambiamenti climatici
Anche se rispetto al nucleare, il pericolo può sembrare meno immediato, per evitare un aumento catastrofico della temperatura globale si richiede un immediato intervento, non rinviabile.
“Le nazioni del mondo dovranno ridurre in modo significativo le loro emissioni di gas serra per mantenere i rischi climatici gestibili, e finora la risposta globale è stata molto lontana”.
I cambiamenti tecnologici
Al di là del campo nucleare e di quello climatico, il cambiamento tecnologico sta distruggendo le democrazie in tutto il mondo mentre gli stati cercano e sfruttano le opportunità per utilizzare le tecnologie dell’informazione come armi.
“Ma c’è stato anche un crollo nell’ordine internazionale che è stato pericolosamente esacerbato dalle recenti azioni statunitensi. Nel 2017, gli Stati Uniti si sono distanziati dal loro ruolo di leadership di lunga data nel mondo, riducendo il loro impegno a cercare un terreno comune e minando lo sforzo complessivo per risolvere le pressanti sfide della governance globale” lamentano gli scienziati nel Bulletin. “
Possiamo ancora riportare indietro le lancette dell’orologio?
L’umanità ha inventato gli strumenti dell’apocalisse e può inventare i metodi per controllarli e infine eliminarli. Ecco come:
- Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe astenersi dalla retorica provocatoria nei confronti della Corea del Nord, riconoscendo l’impossibilità di prevedere le reazioni della Corea del Nord.
- I governi degli Stati Uniti e della Corea del Nord dovrebbero aprire più canali di comunicazione.
- La comunità mondiale dovrebbe perseguire, come obiettivo a breve termine, la cessazione dei test nucleari e dei missili balistici della Corea del Nord. La Corea del Nord è l’unico paese a violare la norma contro i test nucleari in 20 anni.
- L’amministrazione Trump dovrebbe attenersi ai termini del Piano d’azione globale congiunto per il programma nucleare iraniano, a meno che non emergano prove credibili che l’Iran non rispetti l’accordo.
- Gli Stati Uniti e la Russia dovrebbero discutere e adottare misure per prevenire incidenti militari in tempo di pace lungo i confini della NATO.
- I leader statunitensi e russi dovrebbero tornare al tavolo dei negoziati per risolvere le divergenze sul trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) e cercare ulteriori riduzioni delle armi nucleari.
- I cittadini statunitensi dovrebbero chiedere al governo di agire per salvare il clima.
- I governi di tutto il mondo dovrebbero raddoppiare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra, che vadano ben oltre gli iniziali e inadeguati impegni previsti dall’accordo di Parigi.
- I paesi del mondo dovrebbero collaborare alla creazione di istituzioni specificamente incaricate di esplorare e affrontare abusi potenzialmente catastrofici delle nuove tecnologie, in particolare per quanto riguarda gli armamenti autonomi.
LEGGI anche:
- Le 12 catastrofi che minacciano l’umanità
- Doomsday clock: ancora tre minuti alla catastrofe globale
- Doomsday Clock: quei 3 minuti che mancano al collasso
Fondato nel 1945 dagli scienziati dell’Università di Chicago che avevano contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan, il Bulletin of the Atomic Scientists ha creato il Doomsday Clock due anni dopo. La decisione di spostare le lancette dei minuti viene fatta ogni anno dal Consiglio scientifico e di sicurezza del Bulletin in collaborazione con il suo Board of Sponsors, che comprende 15 premi Nobel. L’orologio è diventato un indicatore universalmente riconosciuto della vulnerabilità del mondo.
Francesca Mancuso