Mancano due minuti alla fine del mondo. Si spostano in avanti le lancette del Doomsday Clock, l’orologio del Bulletin Atomic of the Scientists che misura quanto l’umanità è vicina all’apocalisse.
Mancano due minuti alla fine del mondo. Si spostano in avanti le lancette del Doomsday Clock, l’orologio del Bulletin Atomic of the Scientists che misura quanto l’umanità è vicina all’apocalisse.
Ormai conosciamo bene l’orologio che simbolicamente misura il tempo che ci separa dalla fine del mondo, adesso le lancette sono state spostate in avanti ovvero alle 23.58, a due minuti dalla mezzanotte, ora in cui dovrebbe avvenire l’apocalisse.
Il Doomday Clock era stato ideato dagli scienziati dell’Università di Chicago nel 1947, dopo i primi test nucleari con il preciso scopo di indicare quando si arriverà all’autodistruzione. Le lancette, infatti, vanno di pari passo con gli eventi che dipendono più o meno dall’uomo.
Nel gennaio 2012, l’orologio dell’Apocalisse era stato portato avanti di un minuto, l’ultima volta che la lancetta si è trovata a 3 minuti dalla fine del mondo era stato nel 1983, quando “le relazioni tra Usa e Urss erano al massimo livello di freddezza”.
Nel 2018 erano state spostate in avanti di trenta secondi rispetto al 2017, a causa della tensione tra USA e Corea del Nord e per le politiche anti ambientaliste di Donald Trump.
“È importante che i leader del mondo mantengano la calma anziché agitare tensioni che possono portare a una guerra, vuoi per un incidente che per calcoli sbagliati”, contuinua a ribadire la direttrice esecutiva dell’organizzazione, Rachel Bronson.
Non ci sono, dunque, buone notizie: armi nucleari, surriscaldamento globale, tensione tra i paesi e disinformazione, ci avvicinano secondo gli scienziati, sempre di più all’ora X.
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Dominella Trunfio