Il solstizio d'inverno, il giorno più corto che ci sia, viene celebrato oggi dal motore di ricerca Google con un simpatico doodle
Il solstizio d’inverno, il giorno più corto che ci sia, viene celebrato oggi dal motore di ricerca
Oggi, martedì 21 dicembre, cade il solstizio d’inverno – ovvero il giorno più corto dell’anno, che segna ufficialmente l’inizio dell’inverno. Il motore di ricerca Google celebra questa giornata con un simpatico doodle con i simboli tipici di questo periodo dell’anno – dai cristalli di ghiaccio ai funghi alle pigne.
Ma che cos’è il solstizio? Si tratta di un fenomeno astronomico derivante dal moto di rotazione della Terra attorno al Sole: in pratica, quando il Sole raggiunge il suo punto di declinazione minimo, l’emisfero australe della Terra sperimenta pochissime ore di luce, e questo determina il giorno più corto dell’anno. Durante il solstizio d’estate (che cade il 21 giugno) si verifica l’opposto: la declinazione del Sole raggiunge il suo punto massimo regalandoci il giorno con più ore di luce all’anno. Se da una parte potremmo essere tristi in questo giorno così buio (il sole tramonterà già alle 16.59), dall’altra abbiamo un buon motivo per essere felici: a partire da oggi le ore di luce aumenteranno sempre di più e fra qualche mese torneremo a godere di giornate più lunghe, oltre che di un clima più mite.
C’è una falsa leggenda su quale sia il giorno più corto dell’anno, alimentata anche da proverbi e detti popolari: molti ritengono infatti che sia il giorno di Santa Lucia (13 dicembre) quello con meno ore di luce, ma non è così. L’inesattezza deriva dall’antica sfasatura fra il calendario civile e quello solare, che portava il solstizio d’inverno a cadere proprio nella notte fra 12 e 13 dicembre. Solo dopo l’introduzione del calendario gregoriano (1582) il solstizio è stato “spostato” alla notte fra 21 e 22 dicembre, ma il proverbio Santa Lucia, giorno più corto che ci sia è rimasto nella tradizione popolare.
Per gli amanti della letteratura, poi, il solstizio d’inverno è un giorno particolare: il giovane Werther, protagonista del romanzo epistolare di Johann Wolfgang Goethe, scelse proprio la giornata di oggi – la notte più lunga e scura dell’anno – per togliersi la vita dopo essere stato rifiutato dalla donna che lui amava, Lotte, che gli preferì un altro uomo. Inoltre, sempre nelle ultime pagine de I dolori del giovane Werther si fa riferimento, per la prima volta nella grande letteratura, alla tradizione dell’albero di Natale, che grazie a Goethe prese a diffondersi dapprima nella piccola Repubblica di Weimar e successivamente in tutta Europa.
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Fonte: Google
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