Questa nonnina ha trovato un dolcissimo hobby, realizza all'uncinetto abiti che dona poi ai bimbi prematurai della terapia intensiva neonatale
Per trascorrere e dare un senso ai lunghi giorni in ospedale e alle ore di chemioterapia a cui è sottoposta, Marlene Scheurich, una paziente malata di tumore, ha trovato un dolcissimo hobby che sta commuovendo tutto il personale sanitario: realizza all’uncinetto abiti che dona poi ai bimbi prematurai della terapia intensiva neonatale.
Ribattezzata da tutti Dona Marlene, è ricoverata da mesi all’Ospedale Sant’Antonio di Blumenau, in Brasile e, come raccontano le infermiere, fare l’uncinetto è stata da sempre la cosa che la appassionava di più, tanto che, fin da subito, ha partecipato attivamente ai progetti ospedalieri, come fare polpi per i bimbi prematuri (progetto OCTO) già da prima del suo ricovero.
AAA cercansi volontari per realizzare pupazzetti all’uncinetto per i neonati prematuri dell’ospedale
Ora che è costretta a trascorrere lunghe ore al letto per il trattamento di chemioterapia, ha iniziato a realizzare innumerevoli pezzi: dai maglioncini ai berretti, dai calzini ai guanti, produce questi piccoli abiti con amore, pazienza in attesa della fine della sessione. E la sua passione ha contagiato il personale e anche associazioni che stanno iniziando a fare a gara per fornirle il filato e
Come raccontano direttamente dall’ospedale Sant’Antonio, tutto è cominciato con una fisioterapista, Ellen Santana che, trovò molti gomitoli di filo per uncinetto nella scatola delle donazioni nel suo condominio:
“Stavo andando in ospedale per iniziare il turno, ho visto i rotoli e li ho portati a Dona Marline. È il suo hobby mentre è in ospedale a fare la chemioterapia. Negli ultimi giorni è stata più tranquilla, perché i suoi filati si erano esauriti e quando le ho consegnato i gomitoli era felicissima”
Quando se possui um olhar mais humanizado, você acaba percebendo pequenos detalhes no dia a dia dos seus pacientes que…
Posted by Hospital Santo Antônio on Tuesday, June 23, 2020
Ben presto però sono finiti anche quei gomitoli e a quel punto, la società EuroRoma, venuta a conoscenza della sua passione per l’uncinetto, le ha donato un kit di fili e riviste con cui Dona Marlene ha potuto continuare a confezionare calzini e altri vestitini da donare ai piccoli pazienti della Joint Accommodation e della terapia intensiva neonatale dell’ospedale.
Una storia tenerissima che scalda il cuore e dimostra ancora una volta il potere terapeutico dei lavori a maglia sia per chi li fa che per chi li riceve.
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