Dolcissime, ragazze coraggiose: il film che ci insegna che la sfida più grande è accettarsi

A scuola le chiamano “chiattone”, “balene”, ma loro sono semplicemente Chiara, Letizia e Mariagrazia detta Mary, tre amiche bullizzate per i chili di troppo, ma il finale di ‘Dolcissime’, il nuovo film del regista Francesco Ghiaccio avrà un colpo di scena.

A scuola le chiamano “chiattone”, “balene”, ma loro sono semplicemente Chiara, Letizia e Mariagrazia detta Mary, tre amiche bullizzate per i chili di troppo, ma il finale di ‘Dolcissime’, il nuovo film del regista Francesco Ghiaccio avrà un colpo di scena.

Presentato al Giffoni Festival (in sala il 1 agosto), il film racconta la storia di tre compagne di scuola. La madre di una, Mariagrazia, ex campionessa e ora allenatrice di nuoto sincronizzato, iscrive la figlia a un corso di aquagym.

Mary decide di trascinare le amiche nell’impresa, solo che nella stessa piscina si allenano le atlete del nuoto sincronizzato, tra cui Alice che posterà un video sui social per deridere le ragazze durante l’allenamento. Ne succederanno di tutti i colori e il finale è decisamente a sorpresa.

“Una commedia favolosa, divertente, dedicata a un’età precisa della vita, l’adolescenza”, ha detto Francesco Ghiaccio alla presentazione.

La sceneggiatura è di Marco D’Amore cui contribuiscono Renata Ciaravino e Gabriele Scotti e nel cast c’è anche la bravissima Valeria Solarino, nei panni della madre di Mary.

La storia potrebbe essere quella di tantissime adolescenti bullizzate sui social, le tre ragazze lo sono per i chili di troppo, ma i motivi come sappiamo potrebbero essere tanti altri. Insicurezze, paure, vergogna si intrecciano in questo film a metà tra la commedia e il dramma dove sogni e realtà a volte non si distinguono più.

Tante fragilità che sono quelle dell’adolescenza e che vengono accentuate quando non si rispettano dei codici estetici imposti dalla società. I giovani attori non sono brillanti nella recitazione, ma il messaggio arriva forte e chiaro. Lo scherno, la derisione diventano proprio lo spunto per iniziare il riscatto: perché la sfida più grande è accettarsi.

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Dominella Trunfio

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