Il disegno di legge "Dopo di noi", che contiene le nuove normative in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave dopo la morte dei genitori o dei familiari, è legge.
Il disegno di legge “Dopo di noi”, che contiene le nuove normative in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave dopo la morte dei genitori o dei familiari, è legge. Con 312 voti favorevoli, 64 contrari e 26 astenuti, il provvedimento atteso da anni dalle associazioni dei portatori di handicap, ha finalmente ottenuto il via libero.
Contrari gli esponenti del Movimento 5 stelle che definiscono la legge inadeguata, “una legge beffa che favorirebbe l’ingresso dei privati e delle assicurazioni nel campo del sostegno ai disabili”, mentre gli astenuti sono tra la Sinistra italiana.
La legge “Dopo di noi” è composta da 10 articoli e introduce in via definitiva cambiamenti in ambito di assistenza, cura e protezione delle persone affette da disabilità grave e prive del sostegno familiare, in quanto o rimasti orfani o non in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale.
Agevola poi, erogazioni di soggetti privati e la costituzione di trust nonché di vincoli di destinazione di beni immobili e mobili registrati e di fondi speciali in favore dei disabili.
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Il provvedimento era stato approvato in prima lettura nel febbraio scorso dalla Camera e modificato al Senato nel maggio scorso.
Cosa cambia con la nuova legge ai disabili dopo la morte dei genitori?
Vediamo nello specifico in cosa consiste la legge “Dopo di noi”, quali sono i cambiamenti e quali i benefici a favore delle persone con disabilità grave.
Innanzitutto, per la prima volta viene istituito un Fondo specifico per l’assistenza alle persone con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018. Il Fondo è ripartito fra le regioni con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono dunque le regioni stesse a definire i criteri per l’erogazione dei finanziamenti, la verifica dell’attuazione dell’attività svolte e le ipotesi di revoca.
La legge prevede poi anche agevolazioni e sgravi fiscali per il patrimonio che i genitori decideranno di lasciare in eredità per la cura dei loro figli, affidandolo ai parenti o a enti e onlus.
Viene previsto poi un ‘progetto individuale di cura e assistenza del disabile’, da mettere a punto ancor prima che vengano a mancare i parenti. In pratica, i genitori potranno decidere a chi affidare la gestione del figlio disabile e del patrimonio destinato al suo sostegno già durante la vita familiare, senza aspettare che uno dei due venga a mancare.
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L’articolo 5, infine, eleva il limite di detrazione dall’imposta IRPEF da 530 a 750 euro per le polizze assicurative aventi per oggetto il rischio di morte, qualora queste ultime siano destinate alla tutela delle persone con disabilità grave. La relazione tecnica del governo stima, sulla base dei dati Istat, una platea di soggetti interessati pari a circa 143 mila persone.
Dominella Trunfio