Aveva 17 anni Diana Trujillo quando è arrivata negli Usa dalla Colombia, con soli 300 dollari in tasca e nemmeno una parola di inglese sulla quale fare affidamento. Nel 2021, all’età di 40 anni, ha guidato la missione della Nasa che ha portato Perseverance a caccia di vita su Marte
La sua vita è stata all’inizio molto dura: migrante minorenne con pochi soldi e nessuna esperienza, ha cercato una vita migliore per sé e la madre da poco separata. In un’intervista alla testata colombiana El Espectador la donna ha raccontato come è riuscita, con tenacia, a raggiungere le vette più alte dei suoi sogni.
Che, all’epoca, non erano in realtà così chiari. Sapeva di voler emergere, di voler trovare una sua strada, ma è difficile a 17 anni immaginare il proprio futuro se sei costretta a fare qualsiasi lavoro per pagarti da mangiare e quegli studi che serviranno per renderti indipendente.
“Era ora di scegliere una carriera – racconta – ma non sapevo davvero cosa studiare […] Mi sentivo come se non stessi andando avanti”.
Finché un giorno all’Università della Florida trovò per caso una rivista che parlava delle donne astronaute e si convinse di scegliere ingegneria aerospaziale, vista la sua passione per la matematica.
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E che gli ha comportato non poca fatica, non solo per la difficoltà degli studi. Molti pregiudizi, infatti, si aggiravano attorno a quella che i sociologi e gli psicologi chiamano “segregazione occupazionale”: l’ingegneria, quasi tutta, è “degli uomini”.
"If you own your dreams, you can find your path." – Diana Trujillo from @NASAJPL #WomenMoveLA pic.twitter.com/K9N00UKqNk
— Mayor Karen Bass (@MayorOfLA) March 14, 2017
Ma, determinata e capace, Diana Trujillo è stata l’unica sudamericana a raggiungere una posizione presso la Nasa quell’anno: era il 2007, un momento cruciale della sua carriera perché, senza lavoro, stava scommettendo tutto su una carta.
Scommessa più che vinta: assunta al Jet Propulsion Laboratory (JPL) dove vengono costruite la maggior parte dei veicoli spaziali senza pilota, si è poi unita al team della missione Curiosity, il cui obiettivo principale era determinare se la vita fosse mai esistita su Marte.
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Nel 2014 è quindi diventata il capo di quella missione e, infine, ha ricoperto la sua posizione attuale. Il 18 febbraio 2021 ha esultato, insieme a tutto il mondo, per la vittoria: Perseverance, dopo 7 mesi di viaggio, è atterrata sul Pianeta Rosso, e cerca, di nuovo, tracce di vita.
What better way to relax after landing @NASAPersevere on Mars?!? Matt Damon, we are coming for you! #JuntosPerseveramos pic.twitter.com/UzE6E0AtEH
— Diana Trujillo (@FromCaliToMars) February 20, 2021
La donna incoraggia le giovani a seguire i loro sogni in questo settore, con l’obiettivo di trovarle direttamente presso le Università, desiderose di lavorare nello spazio, magari vittime di discriminazione.
[…] ci sono persone che pensano ancora che le donne non siano capaci o non sappiano come fare le cose bene.
Diana Trujillo ci insegna che nulla è impossibile per chi vuole.
Mars 2020: la historia de la colombiana Diana Trujillo, una de las líderes del rover Perseverance
La colombiana llegó a Estados Unidos con 17 años y 300 dólares. Una revista en la que estaban las mujeres que han conseguido ser astronautas la motivó a invertir todo su capital para estudiar ingeniería aeroespacial. Ahora es la jefe del brazo robótico del rover Perseverance, de la NASA, que se encargará de recolectar muestras del suelo de Marte para ser analizadas.
Posted by El Espectador on Saturday, August 29, 2020
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Fonti: El Espectador/Facebook / Diana Trujillo/Twitter / Eric Garcetti/Twitter
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