Né Elisabetta e né Re Carlo III, il Governo australiano sostiene la decisione della Reserve Bank di sostituire il ritratto della defunta Regina con uno “in onore della cultura e della storia dei primi australiani”
La banca centrale australiana ha appena annunciato di voler eliminare l’effige del monarca britannico dalle sue banconote, sostituendo quindi l’immagine di Elisabetta II – morta lo scorso settembre – sulla sua banconota da 5 dollari non con Carlo III ma con un disegno in onore della cultura indigena.
Una decisione meramente politica, certo, se si considera che il movimento repubblicano della nazione ha sottolineato (non senza critiche da parte dell’opposizione) che gli indigeni hanno preceduto l’insediamento britannico di 65mila anni, ma che ha lo squisito sapore di un percorso lungo e doloroso, quello della decolonizzazione.
Durante il periodo coloniale britannico, infatti, migliaia sono stati gli aborigeni massacrati, sottomessi o allontanati con la forza dalle loro terre e, ad oggi, la maggioranza dei circa 700mila000 aborigeni che abitano nel paese vive in povertà, e molti subiscono di frequente episodi di discriminazione e razzismo.
La storica decisione è stata annunciata dalla Banca centrale australiana, motivandola con il fatto che è giunto il momento di adottare “un nuovo design che renda onore alla cultura e alla storia dei primi australiani”.
Era ora – dice Lidia Thorpe, senatrice del partito dei Verdi australiani e donna Gunnai, Gunditjmara e Djab Wurrung. Questa è una massiccia vittoria per le persone delle Prime Nazioni che hanno combattuto per decolonizzare questo Paese.
This is a massive win for the grassroots, First Nations people who have been fighting to decolonise this country. First Nations people never ceded our Sovereignty to any King or Queen, ever. Time for a Treaty Republic! pic.twitter.com/J4LjyFXwUe
— Senator Lidia Thorpe (@SenatorThorpe) February 2, 2023
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Fonte: Reserve Bank
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